giovedì 28 maggio 2009

Brasile: triplicare il fondo per l'infanzia

L'Ordine degli Avvocati del Brasile di Rio de Janeiro (OAB-RJ) ha assunto la presidenza del Consiglio Statale di Difesa del Bambino e dell'Adolescente (CEDCA) per il biennio 2009-2010. Per la prima volta nel Consiglio, l'OAB-RJ sarà rappresentato dall'avvocato Carlos Nicodemos del consorzio Projeto Trama, nuovo partner di ProgettoMondo Mlal nel progetto “As estradas das meninas”, nato per arginare lo sfruttamento della prostituzione minorile e prevenire le malattie sessuali. Il CEDCA è responsabile per la fiscalizzazione e la deliberazione di politiche per l'infanzia nello Stato, e include rappresentanti del settore pubblico e privato. “Nel discorso di insediamento del 29 aprile – riporta Ilaria Bessone, casco bianco a Rio de Janeiro per ProgettoMondo Mlal - Carlos Nicodemos ha sottolineato l'importanza del dialogo con la società e con il secondo settore per la costruzione e l'implementazione di politiche pubbliche a favore di bambini e adolescenti. Inoltre, ha annunciato l'obiettivo di triplicare il fondo per l'infanzia e l'adolescenza del CEDCA, attualmente pari a circa un milione e mezzo di Reais”.

martedì 26 maggio 2009

Italia e Mozambico, istituzioni penitenziarie a confronto

Scambiare esperienze e buone pratiche tra istituzioni penitenziarie. ProgettoMondo Mlal, grazie al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria italiana, è riuscita a realizzare una serie di incontri tra una delegazione di rappresentanti del Ministero di Giustizia del Mozambico e alcune realtà carcerarie italiane. Il principale appuntamento pubblico di questa visita-scambio è presvisto per il 28 maggio alle 9.30 a Torino(Sala delle Colonne, palazzo di Città), in occasione di un seminario sul rispetto dei diritti umani nel contesto carcerario, dal titolo “Delle pene e del reinserimento”, finalizzato all’analisi di efficacia e limiti delle attuali prassi carcerarie in Italia e Mozambico, e a una riflessione sul significato reale della pena carceraria e del suo impatto su legalità e sicurezza. ProgettoMondo Mlal, con un programma di cooperazione allo sviluppo, cofinanziato dal nostro Ministero degli Affari Esteri, da alcuni anni sta collaborando con il Ministero di Giustizia del Mozambico, a sostegno della politica carceraria di reinserimento sociale della popolazione detenuta e per il miglioramento della qualità della vita nelle carceri della Provincia di Nampula. In questi primi due anni, il Programma triennale “Diritti in carcere”, ha reso possibile sperimentare un diverso approccio alla detenzione, non limitato cioè al controllo e all’afflizione della pena, ma che applichi politiche penitenziarie funzionali al reinserimento sociale dei detenuti, considerandone quindi capacità, bisogni e potenzialità.
La settimana di incontri prevede anche visite al carcere di Verbania, alla Casa di reclusione di Saluzzo, ad alcuni progetti esperienza d’inserimento lavorativo o di volontariato sul territorio comunale e regionale. Infine, nei primi giorni di giugno, la delegazione mozambicana si sposterà in Veneto dove, a Verona, incontrerà i rappresentanti dell’Ufficio di Esecuzione penale esterna e, a Venezia, visiterà l’Istituto femminile della Giudecca.

lunedì 25 maggio 2009

Cmq :), uno spettacolo per i bambini del Nicaragua

Un gruppo di ragazzi che cerca di capire quando finisce l’infanzia e comincia l’adolescenza, perché esplode all’improvviso la necessità di stare da soli, la necessità di avere un proprio mondo. Per tentare di smentire tutti i luoghi comuni sugli adolescenti di oggi, tra bullismo caricato su Youtube e valori smarriti per strada, gli allievi del laboratorio teatrale "Officine del Castello", il 28 maggio alle 21 presenteranno al Teatro Civico Superga di Nichelino, lo spettacolo “cmq :) (comunque), in cui viene narrata una generazione assolutamente “normale”, che si affaccia sul mondo disorientato degli adulti. Lo spettacolo è sostenuto da ProgettoMondo Mlal e, nello specifico, andrà a sostenere il progetto “Edad de Oro” che vede l'associazione impegnata in Nicaragua per promuovere il sostegno a distanza dei minori e garantire loro un'istruzione. Qui sotto un breve video sul progetto!

sabato 23 maggio 2009

Più garanzia per i diritti umani

Garantire i diritti e l'accesso alla giustizia a lavoratori, migranti, e persone trafficate. È su queste tematiche che, dal 4 al 7 maggio, si è tenuto a Rio de Janeiro l'incontro internazionale della Rete America Latina contro il Traffico delle Persone (REDLAC-GAATW).
Gaatw (Global Alliance Against Traffic in Women) unisce più di 90 Ong in tutto il mondo, tra cui organizzazioni per i diritti dei migranti, organizzazioni anti-traffico, gruppi auto-organizzati di lavoratori emigrati, lavoratrici domestiche, sopravvissuti da esperienze di traffico e professioniste del sesso, organizzazioni di diritti umani e di diritti delle donne, e fornitori diretti di servizi. La visione di GAATW sul traffico umano è strettamente connessa al tema delle migrazioni di forza lavoro. Per questo promuove e difende i diritti umani di tutti i migranti e delle loro famiglie contro la minaccia di un mercato del lavoro sempre più globalizzato, e rivendica standard di sicurezza per i lavoratori migranti, durante il processo di migrazione come all'interno dei settori di lavoro formali e informali. La REDLAC riunisce le 16 organizzazioni dell'America Latina e dei Caraibi membri di GAATW. Le Ong brasiliane appartenenti all'alleanza sono 7: tra queste anche Projeto Trama, partner di ProgettoMondo Mlal a Rio, per il progetto “La strada delle bambine”.
All'incontro di inizio maggio era presente anche Ilaria Bessone, in servizio civile con ProgettoMondo Mlal proprio per seguire questo progetto finalizzato ad arginare lo sfruttamento della prostituzione minorile e prevenire le malattie sessuali. Scrive del convegno: “Il recente interesse della comunità internazionale per il tema del traffico di esseri umani e l'implementazione degli strumenti giuridici formulati (primo fra tutti il Protocollo di Palermo) è risultato spesso in politiche repressive nei confronti di prostituzione e immigrazione. La GAATW auspicherebbe, al contrario, politiche più focalizzate sulla garanzia dei diritti umani. In questo senso, il 6 maggio è stata realizzata un'azione per attirare l'attenzione del pubblico: i circa 40 partecipanti all'incontro sono saliti sul Pao de Açucar, simbolo di Rio, mostrando messaggi di rivendicazione dipinti su teli bianchi”.

venerdì 22 maggio 2009

A Verona la proposta di un Fondo per dare acqua al mondo

Attivare meccanismi di solidarietà perché l'acqua sia un diritto di tutti. È quanto sta cercando di fare il Comitato “Acqua Bene Comune” di Verona. La proposta è quella di istituire un Fondo di Solidarietà Internazionale nell'Ambito Territoriale Ottimale Veronese, da finanziare con il prelievo in tariffa di 1 centesimo di euro per metro cubo di acqua erogata a cura del gestore del Servizio Idrico Integrato. Spiega Francesco Avesani del Comitato: “Avevamo già avanzato la proposta un anno fa, ma scadeva il mandato del Cda dell'Aato. Entro l'estate contiamo di riproporre la questione, coinvolgendo il maggior numero di associazioni e ong veronesi”.
Tra quelle che hanno già aderito all'iniziativa – circa una trentina – non poteva mancare ProgettoMondo Mlal, negli anni impegnata per migliorare l'approvvigionamento dell'acqua in diverse realtà locali di alcuni paesi dell'America Latina e dell'Africa: in particolare Guatemala, Bolivia, Paraguay e Burkina Faso.
Se il Fondo dovesse essere approvato, potrebbe raccogliere una somma pari a circa 2 euro all'anno per ognuno degli 800 mila cittadini di Verona e Provincia, da impiegare appunto in progetti delle varie organizzazioni no profit, che prevedano l'accesso all'acqua potabile nei Paesi poveri. Progetti che verrebbero selezionati da un apposito Comitato di supporto al Fondo, e di cui la cittadinanza verrebbe informata, attraverso azioni di comunicazione che stimolino la partecipazione e la solidarietà sul tema della risorsa acqua.
Nel video un nostro progetto sull'acqua in Bolivia

mercoledì 20 maggio 2009

Un fotoracconto per avvicinare i bambini all'Africa

Iko ha 9 anni e vive in un Paese dell’Africa, il Burkina Faso, che è al penultimo posto in classifica al mondo per la situazione di povertà. Eppure la sua vita, in una specie di piccolo condominio africano, dove tutti si danno una mano a tirare avanti, non è per nulla povera e triste, anzi. Nel nuovo fotoracconto proposto da ProgettoMondo Mlal (dopo Un giorno con Morgan e Un giorno con Josè), Iko ci invita a visitare la sua casa, a conoscere i suoi familiari e amici, a giocare, mangiare e sognare con lei. ProgettoMondo Mlal è in Burkina Faso dal 2004. Ha inaugurato il proprio impegno nel Paese realizzando un Programma di ristrutturazione della rete sanitaria pubblica in collaborazione con il Ministero alla Sanità burkinabè. Nel corso degli anni ha rafforzato la propria presenza con altri interventi di cooperazione allo sviluppo mirati al tema del microcredito, alla formazione delle donne, al sostegno di nuove microimprese al femminile. Si tratta di tanti piccoli passi verso il cambiamento del Paese. E la giovane Iko è in parte un primo frutto di questo cambiamento.
Il fotoracconto - con testi di Lucia Filippi e immagini di Claudia Bentivoglio - è disponibile nella sede ProgettoMondo Mlal in via Palladio 16 a Verona. O si può richiedere per posta scrivendo a sostegno@mlal.org. I fondi raccolti con questa pubblicazione andranno a sostenere il Programma Donna Felicità in Burkina Faso.

lunedì 18 maggio 2009

Una mappa delle situazioni di sfruttamento sessuale infantile in Brasile

Rafforzare l'articolazione di autorità pubbliche e società civile nei diversi municipi, puntando a stimolare dialoghi e a promuovere la mobilitazione delle forze locali attraverso la mappatura delle situazioni di sfruttamento sessuale. È questo lo scopo del PAIR, Programma di Azioni Integrate e di Riferimento per la Lotta alla Violenza Sessuale Infantile e Giovanile in Brasile che, nello Stato di Rio de Janeiro, è rappresentato dall'Associazione Brasiliana Terra dos Homens. Il 13 e 14 maggio il PAIR ha realizzato il primo seminario nel Municipio di Sao Joao de Meriti, nella Baixada Fluminense vicina a Rio. Nella stessa area e nella capitale saranno realizzati altri seminari a maggio e giugno, per divulgare i dati raccolti durante la mappatura in ogni municipio e a elaborare un piano operativo locale che risponda ai problemi identificati. Inoltre il programma intende sensibilizzare e mobilizzare i diversi settori della società, governativi e dei media per incentivare l'opinione pubblica a denunciare le situazioni di violenza sessuale e premere per l'implementazione di politiche pubbliche. Maggio è un mese importante in questo senso: il 18, in Brasile, è la data riconosciuta nazionalmente come Giorno della Lotta all'Abuso e allo Sfruttamento Sessuale Infantile e Giovanile. Ilaria Bessone, casco bianco per ProgettoMondo Mlal a Rio de Janeiro, segue con attenzione le attività del Pair, in quanto impegnata nel progetto "La strada delle bambine", la cui finalità è proprio quella di contenere i fenomeni di emarginazione e prostituzione giovanile, anche attraverso una campagna di prevenzione su Aids e altre malattie sessuali.

venerdì 15 maggio 2009

Migliorando l'ambiente, diminuiscono povertà e migrazione

Una mozione parlamentare sui cambiamenti climatici per sconfiggere la povertà e ridurre i flussi migratori. È questa la richiesta avanzata da Focsiv (di cui ProgettoMondo Mlal fa parte) durante l'evento pubblico che si è tenuto ieri a Roma, dal titolo “Cambiamenti climatici e povertà: l'impegno della politica verso la conferenza di Copenhagen”. Sottolineando lo stretto legame tra migrazione e disagi ambientali, il direttore generale di Volontari nel mondo FOCSIV Sergio Marelli ha ricordato che “già dagli anni Ottanta il numero dei migranti per causa cambiamenti climatici è passato da una media di 121 milioni a 243 milioni all'anno; e secondo l'ultimo rapporto dell'IPCC entro la metà di questo secolo 200 milioni di persone rischiano di diventare permanentemente sfollati per cause ambientali; quasi un miliardo di persone rischiano di subire eventi catastrofici; 344 milioni sarebbero quelle esposte a cicloni tropicali, 521 milioni a inondazioni, 130 milioni a siccità, 2,3 milioni a frane; nei Paesi Ocse le catastrofi climatiche colpiscono un abitante su 1.500, in quelli in via di sviluppo il dato è di 1 su 19. Secondo le proiezioni dell'IPCC al 2020, 75-250 milioni di persone saranno esposte ad un incremento dello stress idrico e anche la produzione agricola, compreso l'accesso al cibo, potrà essere seriamente compromessa". Per questo la Focsiv chiede ai parlamentari italiani di sostenere l'obiettivo di riduzione dell'emissione dei gas serra di almeno il 30% entro il 2020 e almeno l'80% entro il 2050 rispetto ai valori del 1990; sostenere un finanziamento adeguato ai Paesi in via di Sviluppo per le strategie di adattamento al cambiamento climatico garantendo, come ha recentemente fatto la Gran Bretagna, almeno uno 0,20% del PIL addizionale all'Aiuto pubblico allo Sviluppo; sostenere con decisione il pacchetto dell'Unione Europea 20/20/20 applicando senza indugi le misure di sua competenza attraverso piani precisi e specifici di rientro di riduzione delle emissioni con obiettivi temporali misurabili con cadenza triennale.

mercoledì 13 maggio 2009

Far male al proprio Paese, pur di sopravvivere

Chilometri e chilometri di terra ormai spoglia e desolata. Foreste e colline interamente private dei loro alberi. Pic de la Selle, con i suoi 2680 metri d'altitudine, rappresenta la montagna più alta di tutta Haiti, scenario di una deforestazione brutale e continua. Una realtà che ha origine da decenni e secoli di colonialismo e dittatura, e di cui gli haitiani di oggi sono responsabili solo in parte. Spiega Nicolas Derenne, capoprogetto del programma “Piatto di Sicurezza” in Haiti: “la gente di qui taglia gli alberi pur sapendo che farà male al proprio paese. Lo fa perchè ha una famiglia da nutrire, bambini da mandare a scuola, e un albero rappresenta prima di tutto legna da poter vendere come carbone, che servirà ad altri per accendere il fuoco e cucinare. Insomma: sono soldi facili, per gente che ha fame. I rapporti sociali sono sempre stati squilibrati in Haiti. Semplificando un po' si può dire che i ricchi mettevano la maggioranza dei poveri al lavoro in condizioni vergognose, sia nel periodo coloniale che dopo. E utilizzavano intensamente le terre per le loro colture - tra l’altro per esportare all’estero. Affidandole a imprese haitiane e straniere perché ne abusassero per i loro interessi. Durante la dittatura alcune delle persone sfruttate sono riuscite a scappare sulle montagne: hanno cercato di cavarsela sfruttando a loro volta delle terre già martoriate. Le colpe non vanno quindi cercate solo in un senso, e sicuramente non in chi vive nella miseria. Di fronte a un paese ridotto così male non si può accettare che i più poveri debbano portare da soli il peso di un sistema globale violento ed egoista, che trae origine da un passato di usurpazioni e umiliazioni”.

venerdì 8 maggio 2009

Piemonte e Marocco: incontri, confronti e possibili scambi

Accordi economici, investimenti e scambi tra la provincia di Cuneo e quella di Beni Mellal in Marocco. Tra il 9 e il 14 maggio una delegazione maghebrina sarà ospite della Camera di Commercio e della Provincia di Cuneo per creare l'occasione di verificare insieme se esistono le condizioni per un’eventuale promozione di accordi e l’avvio di relazioni tra gli operatori economici dei due territori. Dalla provincia di Beni Mellal arrivano la maggior parte degli immigrati in Europa. Qui ProgettoMondo Mlal si impegna per promuovere un’emigrazione legale e responsabile, anche attraverso la partecipazione delle famiglie vittime dell’immigrazione clandestina, delle associazioni organizzate della società civile e delle istituzioni locali. Alla visita in Piemonte saranno ospiti due rappresentanti del Centro regionale di investimenti di Beni Mellal (il Cri) che, proprio nell’ambito della collaborazione con ProgettoMondo Mlal e Provincia di Cuneo, ha allo studio possibili forme di investimento, nelle regioni di origine, dei marocchini residenti all’estero. La delegazione incontrerà quindi la comunità marocchina residente in provincia di Cuneo, offrendo al CRI l'occasione di fornire in loco assistenza tecnica per la realizzazione di micro progetti economici e sociali e rafforzare quindi il suo ruolo di organismo di riferimento per le comunità di marocchini emigrati.

giovedì 7 maggio 2009

Esce un film sulle vittime della guerra in Perù: le stesse che ProgettoMondo Mlal sostiene da anni

Violenze, soprusi, scomparsi, sfollati, morti e sopravvissuti. La guerriglia interna che si è consumata in Perù tra il 1980 e il 2000 ha assunto tutte le caratteristiche più devastanti di un vero e proprio conflitto armato, con l'aggravante di essersi trascinata in un tragico silenzio da guerra civile, tra il terrorismo politico e l'indifferenza della comunità internazionale. Per dare voce alle conseguenze della guerra interna peruviana sul corpo e la mente delle donne, dall'8 maggio sarà proiettato nella sale italiane “Il canto di Paloma” (titolo originale "La Teta Asustada") della regista Claudia Llosa. Il film - vincitore dell'Orso d'Oro all'ultimo festival del cinema di Berlino e patrocinato da Amnesty International - è ambientato a Lima, ma con echi diretti ad Ayacucho, ai suoi desplazados, e nello specifico a Huanta: luoghi in cui si contano il 50 per cento delle 70 mila vittime totali del conflitto. Gli stessi luoghi in cui ProgettoMondo Mlal ormai da anni porta avanti progetti sul tema del diritto alla memoria, perché le atrocità del passato non possano tornare a riproporsi. ProgettoMondo è l'unica ong italiana presente ad Ayacucho. Per anni ha realizzato progetti di riparazione e di educazione alla memoria e adesso, sulla base del lavoro svolto, è stata chiamata a intervenire dall’UE a una nuova programmazione che mira a rafforzare le capacità rappresentative dei familiari e delle vittime dirette, per ribadire ancora una volta la loro condizioni di afectados dal conflitto, e in quanto tali il loro diritto di non essere dimenticati dallo Stato in cui vivono.

martedì 5 maggio 2009

La sanità in Burkina, una questione culturale

In un paese in cui la sanità ha un prezzo molto caro per la maggior parte della popolazione, progettomondo Mlal porta avanti un tipo di lavoro comunitario, per dialogare con le persone – in particolare le donne – e renderle coscienti dell'importanza di frequentare i Csps, i centri sanitari di promozione sociale sparsi sul territorio. In questi centri il personale è composto soltanto da infermieri. I medici sono negli ospedali delle città, irraggiungibili per molti, sia per la lontananza che per gli eccessivi costi di trasporto e di degenza. Siamo in Burkina Faso, dove la maggior parte dei matrimoni avvengono per convenienza e dove una donna che sta male dopo il parto rappresenta un costo per il marito che dovrebbe curarla, e che per questo trova conveniente trovarsene piuttosto un'altra. Un paese in cui anche la farina di mais che viene distribuita gratuitamente dal Pam (programma alimentare mondiale) per i bambini denutriti, rischia di sottoporre gli stessi a una forzata denutrizione da parte della famiglia che vuole ottenere la farina per destinarla a tutta la famiglia, anche a chi – marito e padre - non ne avrebbe diritto.
Nello spezzone del video girato da Annamaria Gallone, il progetto “Sentieri della salute” viene raccontata da chi lo coordina per ProgettoMondo e dagli infermieri che ogni giorno contribuiscono a informare, sensibilizzare, coinvolgere donne, bambini e intere comunità in un processo di progressiva presa di coscienza dell'importanza di frequentare strutture sanitarie adeguate, e non solo. Il progetto prevede infatti anche dei corsi di alfabetizzazione per adulti, finalizzati a un loro possibile accesso a progetti di microcredito e microprogetti di produzione artigianale per gruppi di donne.

sabato 2 maggio 2009

Povertà? Un fastidio da nascondere

"Il 28 aprile il ministro dello Sport, Orlando Silva, ha ricevuto al Copacabana Palace di Rio de Janeiro i commissari del Comitato Olimpico Internazionale, arrivati in città per valutarne la candidatura alle olimpiadi del 2016. L'assenza, in mattinata, dei soliti numerosissimi venditori e abitanti di strada nel Centro di Rio, e la presenza, ben più massiccia del solito, delle forze dell'ordine, conferma il fatto che - per chi non ne è toccato direttamente - la povertà costituisce un fastidio da nascondere anziché un problema da risolvere. In occasione dei giochi Panamericani del 2007, tutti i bambini che circolavano nelle aree interessate (spesso vivendo in situazioni di strada) erano stati “eliminati” dalla vista degli spettatori. Il fatto che misure che perpetuano l'esclusione e la discriminazione vengano prese in occasione di eventi che vorrebbero promuovere i valori umani di scambio, convivenza, collaborazione e pace, le rende senza dubbio ancora più gravi". La testimonianza arriva da Ilaria Bessone, casco bianco per ProgettoMondo Mlal a Rio de Janeiro dove segue il Programma "La strada delle bambine", nato per arginare lo sfruttamento della prostituzione minorile e prevenire le malattie sessuali. ProgettoMondo si occupa dei giovani brasiliani anche attraverso "Casa Melotto", realtà che offre sostegno scolastico e formazione agli studenti delle superiori per l'ammissione all'Università.