lunedì 19 dicembre 2011

10, 100, 1000 cucchiai di legno

Dopo il Premio Volontario dell’anno, consegnato a Roma dal cardinale Tucson a uno dei nostri operatori storici quale riconoscimento per l’alto profilo morale e la grande generosità offerte in 35 anni di strenuo impegno in America latina, ecco dalla stessa capitale un Premio di tutt’altro tenore. La Leonardo Consulting, guidata da Simone Santi, da 15 anni attivo in Mozambico a supporto del business italiano, e per questo promosso Console Onorario per il Mozambico, ha voluto assegnarci il Cucchiaio di legno, nella prima edizione di Made in Africa, premio costituito appositamente per valorizzare le relazioni tra Italia e Mozambico.
La motivazione del premio? Il nostro Organismo ha “diffuso notizie” che non hanno favorito i rapporti tra imprenditori italiani e il Mozambico.
A sostenerlo, nel corso della cerimonia di Premiazione organizzata al ristorante “Vigna dei Cardinali” di Ponte Milvio, il 15 dicembre a Roma, l’imprenditore console Santi. Cosa ha fatto di male la nostra Ong, che lavorando nelle carceri del Mozambico certamente ha poche occasioni di incrociare nei paraggi gli imprenditori della Leonardo Consulting?
A non piacere è stata la notizia della rivolta del pane in Mozambico, a cui molti giornali italiani hanno dato risalto nel settembre del 2010.
In quei giorni, scontri di piazza per il rialzo del prezzo del pane, avevano lasciato tredici vittime sulle strade e per ore la capitale era rimasta sotto l’assedio di manifestanti e polizia. Ma… in quegli stessi giorni, ops che disguido, c’era anche la Fiera Facim a cui tutti i maggiori imprenditori italiani e internazionali erano ovviamente invitati caldamente a partecipare. E certo non è piacevole, trovarsi sui giornali la notizia degli scontri di piazza anziché il tradizionale “c’era questo e c’era quello” a corona dell’elegante cocktail di benvenuto preparato per la delegazione del governo italiano.
Ce ne rendiamo conto, e di questo ci scusiamo con coloro che per qualche istante possono magari avere avvertito un briciolo di disagio per essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Diciamo che fa parte della vita.
Certo, in alcuni Paesi può capitare con maggiore frequenza. E infatti, poche settimane fa, in occasione dell’anniversario di quei giorni, il settimanale di Maputo “Verdade” riportava la notizia secondo cui “Le motivazioni della rivolta di un anno fa sono vive tutt'ora. I prezzi continuano ad aumentare: ufficialmente del 3% nel 2010, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE), ma un’inchiesta del giornale ha scoperto un significativo aumento del 15- 20%.A partire dal bene base per eccellenza: il pane”.
Come ProgettoMondo Mlal, in quanto associazione di volontariato non possiamo ahimè cancellare tutto questo. Ma possiamo raccontarlo. E allora:10, 100, 1000 cucchiai di legno!

Haiti in difesa della donna

Migliorare la protezione e la promozione dei diritti della donna e promuovere l'eguaglianza tra i generi in Haiti. Questo l’obiettivo che, a partire dal prossimo febbraio, darà il via al nuovo programma di ProgettoMondo Mlal e Cisv, che sarà realizzato con i partner locali Kay Fanm e Groupe Medialternatif.
Il progetto - “Promotion et protection des droits des femmes en Haïti" (“Promozione e difesa dei diritti delle donne ad Haiti) - è stato presentato di recente a Port au Prince in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani a cui, oltre ai rappresentanti della società civile haitiana e a una serie di ong straniere che lavorano sul tema dei diritti umani, ha preso parte anche il responsabile della sezione gouvernance dell’Unione Europea, Jeroen Witkamp.
La promozione dei diritti umani è stata rafforzata quando l'UE, dopo il Trattato di Lisbona, ha deciso di adottare la Carta dei diritti umani. Da allora lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (IEDDH), già adottato per il periodo 2007-2013 con un budget di 1.1 miliardi di euro, ha permesso all'UE di sostenere attività volte al rafforzamento della democrazia e dei diritti umani in diversi paesi del mondo.
Il nuovo progetto del consorzio CISV-ProgettoMondo Mlal ha beneficiato del finanziamento dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani per un importo di 300mila euro e avrà una durata di 24 mesi, e nello specifico punterà a rafforzare le capacità delle due organizzazioni partner haitiane.
Kay Fanm è un'organizzazione che difende e promuove i diritti delle donne haitiane dal 1984, intervenendo direttamente con programmi di riabilitazione per donne che hanno subito violenza, con formazioni specifiche e sostegno economico, ossia incentivi ad attività generatrici di reddito. Svolge anche azione di lobbying unendosi ad altre organizzazioni haitiane in azioni che mirano a influenzare la politica.
Groupe Médialternatif è invece un organismo di comunicazione sociale che punta a creare spazi di informazione e comunicazione alternativi nel panorama haitiano. Sul progetto avrà il compito di creare una linea di comunicazione multimedia dedicata alle problematiche dei diritti delle donne e alla questione di genere in Haiti. Del gruppo fanno parte l'agenzia Alterpresse e il centro multimediale Acces Media.
Tramite il loro rafforzamento, ProgettoMondo Mlal e Cisv svolgeranno una serie di attività nell'area urbana di Port au Prince, dando sostegno a circa 4mila donne che sono state vittime di violenza negli ultimi due anni, e contribuendo a informare sulla drammatica questione attraverso un tamtam che viaggerà su tutti i mezzi di comunicazione.

Marco Bordignon,
operatore ProgettoMondo Mlal ad Haiti

lunedì 12 dicembre 2011

A Natale non solo favole. Un impegno concreto per l'infanzia

Bambini e bambine saranno gli adulti di domani. Saranno insomma, né più né meno, il futuro di tutti noi. Anche per ProgettoMondo Mlal, cooperare con le giovani generazioni di tutto il mondo perché possano farsi reali protagonisti di un cambiamento che è già oggi nelle loro mani, affinché siano cioè concretamente artefici del proprio sviluppo e di quello delle loro comunità, è il miglior contributo al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
All’infanzia protagonista, ai sogni dei singoli bambini del Sud e del Nord del mondo,
ProgettoMondo Mlal dedica
dunque la sua strenna di Natale: “Il Vero Mondo delle Favole”, una raccolta di favole illustrate di 12 diversi Paesi, abbinate agli ultimi dati pubblicati dal Rapporto delle Nazioni Unite sulla condizione dell’infanzia e rispetto al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
Se infatti in ogni Paese del mondo si conta almeno 1 fiaba per bambino, non ogni bambino può vantare 1 vita da… favola.
Così, questo nuovo libricino di favole mette insieme le 2 facce: quella legata alla straordinaria creatività di ciascun Paese, alla ricchezza delle tradizioni e all’amore per la propria cultura, che da sempre accompagnano la crescita degli abitanti più piccoli, e una del tutto indipendente da tanta grandezza, e che anzi molto più scarna: la realtà fatta di numeri e di risultati che ci ricordano quanto manca perché, quegli stessi piccoli abitanti, possano vedere rispettato il loro diritto primario a essere protagonisti del proprio futuro.
Due facce di una stessa medaglia, insomma, che proprio come per fantasia e realtà non
sempre coincidono.
Perché, anche guardando i dati più aggiornati, non c’è dubbio che la povertà comincia fin da bambini e che solo gli interventi effettuati nei primi, cruciali, anni di vita di un bambino determinano lo sviluppo fisico, intellettivo e affettivo dell'adulto di domani. Similmente, investire nell'infanzia di oggi, significa accelerare il raggiungimento dei traguardi futuri in tema di lotta alla povertà.
La scommessa, per l'Organizzazione italiana ProgettoMondo Mlal, è sapere individuare il punto giusto per il buon innesto che rinverdirà il ramo. E le piante, ovvero i progetti di sviluppo in atto in 15 Paesi del Sud del mondo, non mancano: sulle montagne dei massicci dell'atlante marocchino, giovani educatori non formali stanno portando il diritto all'istruzione fin nei più remoti villaggi berberi; nei 22 Centri di Salute pubblica del Burkina Faso, giovani mamme imparano a nutrire i propri figli con gli alimenti indispensabili a garantire sopravvivenza di entrambe; nelle carceri del Mozambico, adolescenti con un'aspettativa di vita che in media non supera i 40 anni, imparano a coltivare la terra, a lavorare il legno, a costruire nei modi più diversi una vita anche fuori dalla loro cella; in Bolivia, così come in Guatemala, l'istituzione nelle scuole di villaggio di serre e mense, stanno restituendo, assieme a un pasto quotidiano, caldo e nutriente, la sicurezza alimentare di cui dovrebbe avere diritto ciascun essere vivente; in Nicaragua e in Argentina, gli adolescenti hanno oggi l'opportunità di provare a dare vita a una piccola loro impresa che saprà dare loro, non solo un sostegno concreto alla povera economia famigliare, ma una prima concreta opportunità per sognare di essere un giorno adulti; in Perù come in Paraguay, si combatte ancora per affermare i diritti dell'infanzia lavoratrice e di strada, per ricostruire un futuro sereno a quanti, figli della guerra civile e della violenza, vivono invece ancora l'incubo della memoria.
Per tutti loro, in fondo, il futuro è dietro l'angolo. Eppure la qualità di questo futuro è ancora nelle mani di tutti noi. Ciascuno per quello che può, ciascuno per ciò che rappresenta nella nostra società, tutti per quanto dobbiamo a noi stessi e a i nostri figli, dovremmo chiedere e ottenere che entro il nuovo Millennio venga fatto molto di più.

Il ricavato della vendita de “Il Vero Mondo delle Favole”, (61 pagg), offerta a partire da 10 euro, andrà a sostenere le nostre attività per l’infanzia.
info: ProgettoMondo Mlal, viale Palladio 16, 37138 Verona – 045.8102105 – sostegno@mlal.org

Olinda: Una scala per Isabel nel lato oscuro della città

E' venerdì mattina, sole a picco sulla città, Olinda è una goccia di sudore che ti scivola lungo la schiena. E' la “Giornata della Solidarietà”, e l'obiettivo è costruire una scala per Isabel, una ragazza dell'ultimo anno con gravi problemi alla colonna vertebrale. Seguiamo i ragazzi di Casa Melotto verso la sua abitazione, per le salite della favela di Monte, il cuore di tenebra della città. Nelle ultime settimane qui si sono registrati numerosi casi di violenza: rapine, sparatorie, intimidazione e minacce agli abitanti. Naturalmente, fuori dai confini immaginari della favela non se ne sa nulla: queste notizie sono quotidianamente oscurate, cosí come le persone che vivono lí dentro.
I ragazzi di Casa Melotto a Monte ci sono nati e cresciuti, conoscono ogni suo singolo vicolo e ogni suo abitante. Viene da domandarsi se qualcuno di loro riuscirà mai ad andarsene da lì. Viene da domandarsi come possano esistere luoghi del genere nel cuore della quinta potenza economica mondiale. Le case di lamiere e amianto sono incollate col cemento alle ripide pareti di una collina, ammucchiate come mattoncini Lego. E' un gigantesco alveare in cui vivono centinaia di famiglie. Scarpiniamo nell'afa tropicale mentre il profilo dei grattacieli delle aree residenziali, lungo la spiaggia, si staglia contro le acque scure dell'oceano Atlantico. E ancora quella sensazione di intrusione, come se la tua provenienza europea e il tuo status economico traspirino in qualche modo dalla tua pelle, come una fluorescenza. E' una sensazione che raramente sparisce, in Brasile. Isabel e la sua famiglia ci accolgono sorpresi. Il padre sta dormendo, ha trascorso l'intera notte al lavoro, la madre ci offre dei biscotti con la marmellata. L'abitazione sorge in cima ad una ripida salita, e senza sbocchi diretti sulla strada.
C'è solo una striscia di terra fangosa che conduce alla casa: l'intento è trasformarla in una scalinata, in modo da agevolare il passaggio di Isabel e della sua famiglia. La ragazza ha sofferto un incidente automobilistico, qualche anno fa, e l'operazione chirurgica che ne è seguita le ha lasciato in eredità gravi problemi alla colonna vertebrale, "malasanità" dice lei alzando le spalle. Ha problemi a camminare per lunghi tratti, a compiere determinati movimenti, una serie di restrizioni alimentari e ogni giorno ricorre ad antidolorifici per poter sopportare il dolore causato dalle placche di metallo che le sono state impiantate nelle vertebre. L'impegno e la dedizione dei ragazzi è ammirevole. Nonostante il calore insopportabile, contribuiscono tutti in qualche modo, aiutando i manovali più esperti, scavando, trasportando materiali di costruzione, mescolando il cemento. Dall'espressione dipinta sul volto di Isabel, anche solo la presenza di tutti quanti lí è preziosa. Forse, sono proprio questi ragazzi la risposta alle incertezze e alle contraddizioni che oscurano il futuro del Brasile.

Marta Pontoglio e Clara Venuto

Con il Marocco, ProgettoMondo Mlal va al parlamento europeo

Hamza e Halima sono un ragazzo e una ragazza di 16 anni che frequentano le mediateche di Khouribga, inserite nel programma di cooperazione "Scuola e Sviluppo", avviato da ProgettoMondo Mlal in Marocco per arginare l’analfabetismo e sostenere lo sviluppo. In rappresentanza della nostra organizzazione, dal 12 al 14 novembre hanno partecipato al programma EUROMED-Scola 2011 del parlamento europeo.
In quelle date, infatti, 10 giovani di ciascuno dei 27 paesi dell'UE, si sono trovati a Strasburgo con i partners di Algeria, Egitto, Marocco, Israele, Giordania, Libano, Autorità Palestinese, Siria, Tunisia e Turchia, per discutere su temi di interesse comune, come l’educazione, l’ambiente, la comunicazione, la migrazione.
L’obiettivo del programma é sensibilizzare i giovani cittadini dell’area mediterranea sui valori del dialogo, della condivisione della conoscenza, della comprensione reciproca e del rispetto delle diversità linguistiche e culturali.
Prima della partenza, i ragazzi hanno partecipato a una formazione organizzata dallo staff di ProgettoMondo Mlal in Marocco, sui principi, la storia e i progetti dell'organizzazione e sugli argomenti del programma EUROMED.

Filippo Bolognesi,
casco Bianco ProgettoMondo Mlal Marocco

venerdì 9 dicembre 2011

In un panorama pieno di incertezze, ProgettoMondo Mlal pubblica i nomi dei nuovi caschi bianchi

Un panorama dalle tinte scure e pieno di incertezze quello del servizio civile, in cui l’unico punto fermo rimane la consegna delle graduatorie estero appena effettuata, anche da ProgettoMondo Mlal, così da poter far partire i nuovi volontari all’inizio del prossimo febbraio.
I nominativi selezionati dall’organizzazione veronese tra le oltre 100 domande pervenute, sono in tutto 14, destinati a raggiungere 5 paesi del Sud del mondo tra America Latina e Africa.
L’età media si aggira tra i 25 e i 26 anni e le città di provenienza sono spalmate su tutte le regioni italiane. Veronesi, vicentini, bergamaschi e aostani, ma anche romani, salernitani e palermitani, sono tutti pronti a mettere in valigia l’indispensabile per raggiungere Nicaragua, Perù, Bolivia, Marocco o Mozambico e svolgere mansioni diverse in situazioni caratterizzate ciascuna da una diversa peculiarità.
Una partenza che, stando alle ultime notizie in arrivo dal nuovo governo, avrà uno stop nel 2013, visto che l’anno prossimo non uscirà alcun bando.
Il governo Monti sta infatti rallentando il dialogo con l’Ufficio Nazionale, perché ancora non è stato reso pubblico il nome di chi avrà la delega politica al servizio civile. La situazione è quindi di stallo e immobilità, nonostante le pressioni e il lavoro della CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) per far sì che i giovani italiani possano vivere l’importante esperienza del servizio civile anche in futuro.
L’attuale direttore dell’Ufficio Nazionale Servizio Civile, visti i cambiamenti politici, non prende decisioni e non ha alcuna intenzione di fare uscire un bando di progettazione per il 2012.
A questo punto tutto è fermo, congelato. Il processo e le date condivise per la progettazione 2012 sono sospese e si resta in attesa di saperne di più con l’inizio del nuovo anno alle porte, anche se l’invito è di inviare comunque i progetti per essere pronti all’azione quando la situazione si sbloccherà.
Per ora non resta che concentrarsi sulle nuove leve appena selezionate, e muoversi per garantire, almeno a loro, una partenza serena e che soddisfi le aspettative di ognuno, nonostante il clima generale poco felice.

Scarica la tabella con i nominativi selezionati

firma la petizione "Non tagliare il futuro dell'Italia"

Per ulteriori informazione scrivere a serviziocivile@mlal.org, o chiamare la sede di ProgettoMondo Mlal allo 045.8102105 e chiedere di Nadia Simeoni.

Il regalo va a chi vuoi, il pacchetto al Sud del Mondo

Il Natale, si sa, risveglia in tutti quella solidarietà e quel desiderio di sentirsi utili e fare qualcosa per aiutare il prossimo, che in altri momenti dell’anno è meno vivo. Una solidarietà che si incanala nei circuiti più svariati e che può persino prendere la forma di un semplice pacchetto natalizio.
Per la prima volta quest’anno la libreria Gheduzzi di corso Sant’Anastasia, a due passi da piazza Erbe nel cuore di Verona, ha invitato un’organizzazione non governativa tra i suoi scaffali, per adibirla a imbustare e infiocchettare libri e gadget che verranno acquistati al suo interno da qui all’epifania. Ha scelto ProgettoMondo Mlal che, anch’essa alle prime armi, ha già trovato il sostegno di una ventina di persone (ma per chi volesse donare il suo tempo c’è ancora posto!) che per l’occasione indosseranno i panni di volontari e volontarie e contribuiranno – chiedendo una piccola offerta libera a chi vorrà imbustare il suo regalo - a quella raccolta fondi indispensabile per realizzare i programmi di cooperazione allo sviluppo in grado, come recita lo slogan della campagna di Natale di quest’anno, di far tornare a sognare.
È infatti questo l’augurio di ProgettoMondo Mlal per il 2012 ormai alle porte perché, oltre a non smettere mai di riempire di sogni e speranze i propri cassetti, ciascuno coltivi senza vincoli quella generosità indispensabile a far sì che anche chi vive in situazioni ai margini e di disagio possa nutrire aspirazioni destinate ad avverarsi.
Per regalare un sogno basta davvero poco. Non solo offrire qualche spicciolo per il pacchetto da mettere sotto l’albero, ma accompagnarlo magari con un biglietto d’auguri, a scelta tra i 7 pubblicati nel corso degli ultimi anni da ProgettoMondo Mlal grazie alla generosità della nota illustratrice Barbara Aloisio, che saranno in bella mostra anche alla Gheduzzi fino all’8 gennaio.
Insieme ad essi, chi si accosterà al banchetto riservato all’impacchettamento dei suoi acquisti in libreria, troverà anche il volume Il vero mondo delle Fiabe, che racconta due diverse facce di ogni Paese: le favole che accompagnano l’infanzia serena dei suoi piccoli abitanti, e quanto, nello stesso Paese, si sta facendo per il raggiungimento dei principali Obiettivi del Millennio. Purtroppo non sempre le due facce (fantasia e realtà) coincidono, ma con l’impegno di tutti, almeno quel sogno di “far tornare a sognare” seminato dalla ProgettoMondo Mlal come buon auspicio per il 2012, potrà certo trasformarsi in realtà.

Per saperne di più su come realizzare il proprio gesto di solidarietà, visita questo link: clicca qui, o contatta l’Ufficio Solidarietà di ProgettoMondo Mlal scrivendo a sostegno@mlal.org o telefonando allo 045.8102105.

martedì 6 dicembre 2011

Cerimonia e videodocumentario per il volontario dell'anno

C’erano tutti il 3 dicembre a Roma, alla cerimonia di premiazione di Riccardo Giavarini. C’era sua madre, insieme alla soddisfazione e la gioia, e c’era lo staff di ProgettoMondo Mlal al completo, con il presidente Mario Lonardi, la storica volontaria Emilia Ceolan e Sara Nannini in rappresentanza del comitato.
Un’occasione per socializzare e dare visibilità alle problematiche racchiuse nelle carceri boliviane”, commenta Giavarini, volontario internazionale Focsiv per il 2011, con in mano l’attestato ricevuto nella sede centrale della Rai a Roma. Il che è stato reso possibile anche grazie alla proiezione del video realizzato dalla Federazione di Organismi di Volontariato Internazionale di ispirazione cristiana presente in Italia che raggruppa 65 organizzazioni, tra cui ProgettoMondo Mlal.
Un video che ha portato il silenzio nella sala degli Arazzi della Rai, insieme a un’autentica commozione per l’impegno di un uomo che ormai da 35 anni ha fatto della Bolivia e della cooperazione allo sviluppo il suo habitat e modus vivendi. In un paese che, dopo Haiti, sta nella scala più bassa dello sviluppo sociale ed economico tra quelli dell’America Latina.
Proprio a febbraio di quest’anno Giavarini, e ProgettoMondo Mlal con lui, ha avuto la soddisfazione di inaugurare il primo vero carcere minorile boliviano, nella provincia di El Alto, dopo un costante lavoro di dieci anni. Il centro per giovani trasgressori che si chiama Qalauma, è provvisto di 150 posti per avviare percorsi di reinserimento sociale a ragazzi e ragazze altrimenti reclusi nel famigerato e infernale carcere di San Pedro a La Paz.
Giovani le cui storie parlano di sconfinata miseria e mancanza di tutto, e a cui Giavarini – come racconta nel video documentario della Focsiv proposto qui sotto, riesce giorno dopo giorno ad offrire la speranza di un futuro di riscatto.

giovedì 1 dicembre 2011

UN NATALE PER TORNARE A SOGNARE! Con una serie di idee regalo...

Un Natale per tornare a sognare… e anche a far sognare. È l’augurio di ProgettoMondo Mlal per il 2012 ormai alle porte perché, oltre a non smettere mai di riempire di sogni e speranze i propri cassetti, ciascuno di noi coltivi senza vincoli quella generosità indispensabile a far sì che anche chi vive in situazioni ai margini e di disagio possa nutrire aspirazioni destinate ad avverarsi.
Le stesse narrate, mese dopo mese, nel calendario che scandirà il 2012, per bocca dei protagonisti dei nostri progetti nel Sud del mondo: siano beneficiari, operatori o persone che hanno in qualche modo realizzato i propri sogni grazie all’impegno nella cooperazione allo sviluppo che da 45 anni è alla base dei programmi di ProgettoMondo Mlal.
Quest’anno lo sguardo va a quattro progetti in particolare, quelli che più necessitano della solidarietà di tutti e a cui andrà l’intero ricavato della campagna di Natale. In Centro America i programmi di cooperazione che più urgentemente hanno bisogno di un sostegno, anche economico, sono “Futuro Giovane” in Nicaragua, finalizzato a rafforzare le microimprese giovanili, e “Viva Haiti”, nell’isola tragicamente devastate dal terremoto del gennaio del 2010, per sostenere lo sviluppo socioeconomico sulla frontiera con la Dominicana. Si chiama invece “Habitando” il progetto a cui allungare una mano in Argentina, per il diritto a una casa dignitosa nella grande periferia, mentre in Africa, nel nord-est del Mozambico, l’aiuto va alla formazione e al reinserimento sociale dei detenuti tramite il progetto "Vita Dentro".
Per regalare un sogno basta davvero poco. Anche solo un biglietto d’auguri, a scelta tra i 7 pubblicati nel corso degli ultimi anni da ProgettoMondo Mlal grazie alla generosità della nota illustratrice Barbara Aloisio.
Oppure scegliendo il proprio dono natalizio tra artigianato di tutto il mondo o in capi di abbigliamento e oggetti per la casa messi a disposizione della nostra organizzazione da alcune aziende italiane.
O ancora con la proposta di Sostegno a distanza, per rendere partecipi amici e parenti di un percorso di solidarietà quest’anno anche in Burkina Faso e in Perù, Bolivia e Colombia; mentre perché i più piccoli sappiano che oltre alle favole esistono anche storie concrete e realtà differenti, ProgettoMondo Mlal ha dato alla stampa il volume Il vero mondo delle Fiabe, che racconta due diverse facce di ogni Paese: le favole che accompagnano l’infanzia serena dei suoi piccoli abitanti, e quanto, nello stesso Paese, si sta facendo per il raggiungimento dei principali Obiettivi del Millennio. Purtroppo non sempre le due facce (fantasia e realtà) coincidono, ma con l’impegno di tutti, almeno quel sogno di “far tornare a sognare” seminato dalla nostra organizzazione come buon auspicio per il 2012, potrà certo trasformarsi in realtà.

Per informazioni su come realizzare il proprio gesto di solidarietà, contattare l’Ufficio Solidarietà di ProgettoMondo Mlal scrivendo a sostegno@mlal.org o telefonando allo 045.8102105.

mercoledì 30 novembre 2011

Servizio civile: un sistema al collasso. Firma la petizione "Non tagliare il futuro dell'Italia"

«La legge di Stabilità 2012, recentemente approvata, ha inflitto un colpo mortale al futuro delle nuove generazioni, al futuro di questo Paese» afferma Primo Di Blasio, presidente della CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile). Il sistema Servizio Civile Nazionale è al collasso. Allo stato attuale nel 2012 non è possibile ipotizzare nessun nuovo bando progetti perché, di fatto, non ci sono fondi disponibili e le misure prese per l'avvio dei nuovi volontari, se salvano le compatibilità di cassa, scaricano sui giovani tempi abnormi di attesa e sulle organizzazioni ristrutturazioni di attività già programmate.
«Abbiamo chiesto per questo più volte al precedente Governo di "Non tagliare il futuro dell'Italia", ma il nostro appello è rimasto sempre inascoltato» ricorda Di Blasio.
Sappiamo che non sarà semplice trovare risorse per ridare concretezza a questo istituto della Repubblica, particolarmente apprezzato dal Presidente Giorgio Napolitano, ma non possiamo non domandare al nuovo Governo di fare tutti gli sforzi possibili per garantirne la sostenibilità. «Lo chiediamo anche perché oltre 250mila giovani e migliaia di organizzazioni, pubbliche e del privato sociale, possono testimoniare tutte le ricadute positive che questa esperienza ha, sia in termini di crescita educativa e di capitale sociale delle nuove generazioni, sia in termini di efficienza economica pubblica, considerato che per ogni euro investito dallo Stato, il Servizio Civile ne genera oltre 3 in termini di puro risparmio economico per la spesa pubblica e in benefici, servizi e ricchezza per la collettività» sostiene Fania Alemanno, Rappresentante nazionale dei giovani in servizio civile.
Per garantire pertanto l'esistenza e la trasversalità di questo Istituto, concordiamo con chi ha già richiesto che la responsabilità politica sul servizio civile e la collocazione funzionale dell'Ufficio nazionale del Servizio Civile (UNSC) resti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Nello stesso tempo, per dare un segnale concreto di riduzione dei costi della politica e per garantire la sostenibilità dell'Istituto, riteniamo possibile ottimizzare le risorse e fare delle economie sull'organizzazione e gestione dell'UNSC, a partire dalla suo organigramma. In particolar modo, crediamo si possa intervenire sull'attuale assetto dell'Ufficio, ridefinendo l'utilità e le funzioni del livello dirigenziale facendo ricorso a risorse interne alla Pubblica amministrazione» dichiara Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile.

FIRMA LA PETIZIONE
www.petizionionline.it/petizione/non-tagliate-il-futuro-dellitalia/5487

Emergenza Honduras. Mirco Bellagamba si presenta

Mirco Bellagamba è il capoprogetto del nuovo programma di cooperazione avviato "Emergenza Honduras". In poche righe e qualche botta e risposta si presenta.

Sono un agronomo, vivo a Orvieto in Umbria. Dopo la laurea in Scienze delle Produzioni
Animali, conseguita alla facoltà di Agraria di Bologna, ho iniziato a lavorare in progetti di
cooperazione allo sviluppo in ambito agro- zootecnico.
La prima esperienza è stata da coordinatore di progetto nei Campi Profughi Saharawi,
Algeria, in un programma biennale che prevedeva il sostegno e lo sviluppo di attività
veterinarie e zootecniche. Successivamente, ho coordinato per un anno un progetto di sviluppo agro-zootecnico finalizzato al miglioramento dell’igiene e salubrità dei prodotti di origine animale, nel Sudan meridionale.
Negli ultimi 2 anni mi sono dedicato allo sviluppo dell’agricoltura sociale, promuovendo
attività agricole (coltivazione ortaggi e frutta e trasformazione in conserve e confetture)
rivolte a ragazzi minorenni ospiti di una casa famiglia.


Cosa ti ha spinto ad aderire a ProgettoMondo Mlal?
In primo luogo la concretezza del programma di progetto, che ho potuto rilevare leggendo
la documentazione legata alla ricerca di personale per il progetto Emergenza Honduras.
Mi interessava lavorare nel Centro Sud America e ho creduto che questa potesse essere
una buona opportunità per migliorare le mie competenze nel campo della Cooperazione.
Altro aspetto, che sicuramente mi ha spinto a collaborare con ProgettoMondo Mlal, è la
pluriennale esperienza che questa Organizzazione ha in progetti nei Paesi in Via di
Sviluppo.
Cosa ti aspetti da questa esperienza professionale?
Penso che il progetto a cui parteciperò come coordinatore mi consentirà di approfondire e
migliorare le mie capacità professionali, sia per ciò che riguarda strettamente i temi agrozootecnici e, sicuramente, per le relazioni umane.
Mi aspetto di conoscere un nuovo Paese con le sue tradizioni e consuetudini con cui
confrontarmi e farne bagaglio per esperienze future.
Come ti proponi di contribuire al nostro ProgettoMondo Mlal?
Offrirò il mio contributo sviluppando il programma che ProgettoMondo Mlal ha promosso in
Honduras, impegnandomi a coordinare le attività, seguendo il cammino già intrapreso da
anni con i precedenti interventi. Metterò così a disposizione le mie conoscenze e la mia
esperienza nel campo, al fine di determinare azioni corrette e utili per migliorare le
condizione di vita dei contadini honduregni con cui lavorerò.

martedì 29 novembre 2011

A Giavarini la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica

Si terrà sabato mattina 3 dicembre, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, la cerimonia del Premio del volontariato internazionale FOCSIV 2011. L’appuntamento, giunto quest’anno alla XVIII edizione, è previsto a Roma alla Sala degli Arazzi in RAI (viale Mazzini 14) e vedrà la partecipazione del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
Il volontario premiato - Riccardo Giavarini impegnato con ProgettoMondo Mlal, socio FOCSIV, nella città di La Paz in Bolivia - riceverà la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Cinquantaseienne bergamasco che quest’anno compirà 35 anni di impegno ininterrotto in America Latina, ha promosso la costruzione e seguito di persona l’avvio delle attività del primo carcere minorile della Bolivia, un Centro rieducativo per minori che prevede percorsi di riabilitazione e di formazione per favorire il reintegro dei giovani detenuti nella società e un loro reale percorso di cambiamento e crescita sociale e personale. Il Centro è stato inaugurato il 22 febbraio di quest’anno davanti alle massime autorità del Paese.
Come spiega Sergio Marelli, Segretario Generale FOCSIV “data la coincidenza con la chiusura dell’anno europeo del volontariato e l’apertura del quarantesimo anniversario della nascita della Federazione, l’edizione 2011 del premio rappresenta un’occasione particolare sia per recuperare, insieme, lo spirito e le motivazioni che 40 anni fa ci hanno spinto ad iniziare questa storia, sia per trovare risposte alle sfide di oggi del volontariato internazionale”.
L’evento, realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai e in media partnership con Famiglia Cristiana, si inserisce tra le attività e i progetti che rispondono allo spirito e agli obiettivi promossi dal Piano Italia 2011 dell'Organismo Nazionale di Coordinamento - Dg per il Terzo settore e le Formazioni sociali - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in coerenza con le linee di indirizzo europee.

Per scaricare il programma dell'evento (clicca qui)

Linee guida per la sicurezza degli operatori umanitari e dei viaggiatori nelle aree a rischio

Con l’intento di fornire agli espatriati uno strumento agevole e il più possibile esaustivo, intorno ai problemi della sicurezza nelle regioni del mondo in grave crisi, il manuale di Antonio Kamil Mikhail e Marco Ramazzotti, “Linee guida per la sicurezza degli operatori umanitari e dei viaggiatori nelle aree a rischio”, sviluppa temi cruciali quali il fatto di trovarsi a lavorare in condizioni di scarsa sicurezza e di quali strategie adottare per far fronte a tale realtà.
ANTONIO KAMIL MIKHAIL si è laureato in scienze politiche all’Università Jean Moulin di Lyon (Francia) con indirizzo in studi strategici e ha frequentato la Scuola Ispettori della Polizia di Stato. Ha lavorato a Roma come investigatore della Polizia giudiziaria, ed è stato assegnato come ufficiale di collegamento della Polizia italiana all’estero. È passato al servizio dell’ONU nel 1996, come consigliere per la sicurezza dell’ACNUR. Dal 2003 è a Roma, a capo della Sicurezza dell’IFAD.
MARCO RAMAZZOTTI si è laureato in diritto internazionale dello sviluppo presso l’Università di Napoli. Ha studiato a New York, Padova e Londra. Socio-economista e antropologo, è Fellow del Churchill College di Cambridge (Regno Unito). In qualità di gestore esperto di programmi, svolge consulenze per tutte le fasi del ciclo del progetto (dall’identificazione alla valutazione). Ha seguito i corsi sullo sminamento commerciale e umanitario della Scuola del Genio dell’Esercito italiano ed è attualmente socio di HDIG, una ONG per progetti e consulenze sullo sviluppo, l’emergenza e lo sminamento umanitario. Ha lavorato per ONG italiane e straniere, imprese di progettazione italiane, inglesi, tedesche e francesi, la Commissione Europea, le Agenzie delle NU, della NATO e la Cooperazione Italiana.

LINEE GUIDA PER LA SICUREZZA DEGLI OPERATORI UMANITARI E DEI VIAGGIATORI NELLE AREE A RISCHIO - p. 152, euro 25,00 coll. Logiche Sociali, 2011 (978-88-7892-190-X)

giovedì 24 novembre 2011

BRASILE: A suon di spari e un morto, a Olinda è iniziato il Carnevale

É un tardo pomeriggio di una tranquilla domenica di fine ottobre a Olinda.
Mi sembra di rivivere le feste estive nei piccoli paesi del sud italia assistendo al tipico “struscio”, la passeggiata che vede sfilare vecchi, giovani, famiglie con bambini e specialmente ragazzine imbellettate e truccate di tutto punto, pronte a farsi notare.
Ad ogni angolo si sente uno stile musicale diverso, dal maracatu, al carnevalesco frevo fino al piú grezzo brega, il tutto condito da fiumi di cerveja venduti da baracchini abusivi che spuntano fuori come funghi.
É un mare di persone che si riunisce e si incontra nell’allegria che da sempre caratterizzano la cultura e il popolo brasiliano.
Sono i primi assaggi del carnevale! Dentro di me mi domando se riuscirei a reggere il ritmo frenetico e serrato di una settimana di folli divertimenti, di salite e discese e di musica costante sotto il caldo dell’estate tropicale.
Mentre mi adagio nello svilupparsi del filo di questo ragionamento, mi trovo seduta al tavolino di un bar, davanti alla piazza centrale della cittá, conversando con gli amici più stretti.
A un tratto la musica e l’aria di festa vengono smorzate da alcune grida di sottofondo. Gli sguardi delle persone attorno a me si dirigono contemporaneamente verso l’altro lato della strada. Alcuni si alzano, senza darmi la possibilità di soddisfare immediatamente la mia curiosità né di capire che cosa attiri tanto l’attenzione di tutti.
Ma non mi ci vuole molto per intuire quello che sta accadendo: si tratta di un’arrastão.
Questo é il nome che definisce una carica effettuata da un gruppo di ragazzini di strada, provenienti dalle favelas, che corrono tutti insieme nello stesso momento rubando e devastando qualsiasi cosa e/o persona si trovi di fronte a loro. Sono eventi di normale amministrazione in cittá come Rio de Janeiro, in particolare nelle spiagge più comuni come ipanema e copacabana.
Lo spettacolo continua davanti ai miei occhi, e proprio di un show stiamo parlando, perché le persone vi assistono con una passività tale che sembra non trattarsi di un fatto reale, ma di essere invece davanti ad uno schermo. Nessuno batte ciglio nemmeno quando si vede il gruppo di “affavelati” circondare le persone in attesa alla fermata dell’autobus rubando tutti i loro averi.
Improvvisamente si sente il rombo di due colpi di pistola e per un attimo l’aria sembra fermarsi. Mi si gela il sangue quando da lì a poco vedo passare due ragazzini trascinando un altro coetaneo.
Pare proprio che sia morto” commentano le persone al bar.
Il corri corri generale aumenta, i ragazzini si disperdono e piano piano torna la normalità. La polizia che fino a quel momento sembrava inesistente, adesso arriva impetuosa con una scorta di cinque o sei volanti.
Alle mie domande di incredula e disgustata spettatrice la gente attorno a me cerca di tranquillizzarmi dicendo che è un fatto comune per queste domeniche in cui si preannuncia l’arrivo della vera festa di febbraio, e che anzi è il caso di brindare all’inizio del carnevale!
Nei giorni seguenti nessun giornale o quotidiano nazionale sembra riportare la notizia di quanto accaduto.
Ma non c’é nulla di cui stupirsi, perché dovrebbe interessare la popolazione?
É semplicemente iniziato il carnevale.

Federica Vitello
casco bianco ProgettoMondo Mlal Brasile

E' in Italia Giavarini, volontario dell'anno

E’ atteso in queste ore in Italia, per ritirare il premioVolontario dell’anno Focsiv – Volontari nel mondo”, Riccardo Giavarini.
Originario di Bergamo, ma da 35 in Bolivia con ProgettoMondo Mlal, Giavarini riceverà l’importante riconoscimento in una cerimonia organizzata a Roma il 3 dicembre nella sala Arazzi della sede Rai, mentre il 5 dicembre, per la Giornata internazionale del volontariato, nell'anniversario del 150° dell'unità d'Italia e nell'Anno europeo del volontariato, sarà ospite del Forum del Terzo Settore, con ConVol, CSVnet e Consulta del volontariato, per valorizzare la ricchezza delle azioni di impegno civile. Alla cerimonia è stato invitato a partecipare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e vedrà la partecipazione delle maggiori istituzioni e volontari che in prima persona racconteranno le loro esperienze (Auditorium di via della Conciliazione 4, dalle 10 alle 16).
Nell’arco delle due settimane di presenza in Italia, Giavarini parteciperà inoltre a una lunga serie di incontri pubblici o privati con i simpatizzanti e gli enti finanziatori che in questi anni hanno maggiormente collaborato alla realizzazione dei Progetti da lui coordinati in Bolivia.
Il 26 novembre sarà a Vicenza per un incontro aperto al pubblico. In occasione del tradizionale Primo Piano di Natale, l’annuale appuntamento dedicato al bilancio delle attività, ProgettoMondo Mlal propone infatti un incontro pubblico riservato al nuovo volontario dell’anno, che si terrà alle 14.30 all’Istituto Missioni Saveriani in viale Trento 119 a Vicenza.

In questi anni Riccardo è arrivato dove neanche la cooperazione italiana può. Conquistando la fiducia della Diocesi di El Alto, ha avviato attività personali di sostegno e accompagnamento anche quando mancavano i fondi internazionali. In particolare la recente inaugurazione del primo Centro di rieducazione minorile della storia boliviana è stata, almeno all’inizio, una sua sfida personale. Vivendo per anni con i carcerati di San Pedro a la Paz aveva deciso che i minorenni dovevano avere un’altra chance di vita. Anche se in regime di reclusione. E così, mattone su mattone, ha realizzato il suo sogno.
Uomini e volontari come Riccardo Giavarini non sono più tantissimi. Almeno per quanto riguarda l’alta motivazione che, a 20 anni, gli ha fatto scegliere una vita sempre giocata in prima persona. Chiunque conosca la Bolivia e la cooperazione internazionale conosce Riccardo.
Chiunque voglia entrare nel girone dantesco che è il carcere di san Pedro, avvicinare gli indigeni Mosetenes nel profondo della foresta amazzonica, così come intervistare Evo Morales o trascorrere una notte in strada con le giovani prostitute e i bambini lavoratori, sa che deve rivolgersi a Riccardo Giavarini.
La sua casa, una vecchia abitazione dal grande cortile interno nel cuore di La Paz, è un porto di mare. Un centro internazionale di passaggio e scambio per giornalisti, missionari, cooperanti, intellettuali e quant’altro.
ProgettoMondo Mlal è convinto che tutta la cooperazione italiana debba molto a Riccardo Giavarini per come ha dedicato la sua vita, il proprio impegno, e le proprie risorse personali, alla difesa dei diritti umani, al lavoro con gli esclusi. Al sostegno alle giovani generazioni.
Incontrare il cooperante bergamasco sarà dunque un’occasione preziosa e unica per dialogare con un uomo che, colto di sorpresa dal premio, con l’umiltà che lo contraddistingue, ha commentato: “Non faccio altro che ripetere con convinzione che la vita vale la pena viverla con intensità per gli altri. E questi altri non sono senza identità, ma chi ha la vita minacciata, impoverita, violentata. Questo riconoscimento va più in là della mia persona. Va a quel modo di fare cooperazione che parte dal basso nel rispetto delle altre culture e tradizioni”.

mercoledì 23 novembre 2011

Brasile a confronto: un interscambio in cui vince la ricchezza umana

A metà novembre si è concluso l'intercambio a Recife e Olinda tra giovani Baiani
e Pernambucani
.
Un gruppo di 6 persone è stato selezionato non solo per il talento artistico dimostrato, ma anche per l'essersi assunto l'impegno e la responsabilità del proprio progetto nella comunità e nella scuola.
L'idea - nata da Osvaldo di Piacenza dell'associazione Piccolo Mondo dopo
aver conosciuto di persona, durante il tour dello scorso maggio in Italia, i progetti brasiliani e gli educatori del progetto Vivendo e Apprendendo sostenuto dal programma Casa Encantada di ProgettoMondo Mlal - è di mettere in relazione attraverso l'interscambio i giovani baiani e pernambucani per parlare di identità culturale, militanza sociale comunitaria e politica utilizzando come strumento educativo la musica percussiva e la danza, riscoprendo le proprie origini afrodiscendenti e valutando le somiglianze tra le periferie di Recife e quelle di Salvador per urbanizzazione e problemi di violenza e la stessa speranza, tra i giovani artisti di favela, di diventare educatori e cittadini.
Durante l’interscambio il Samba Reggae di Bahia e il Maracatù di Pernambuco si sono mescolati con il Frevo e la danza Afro, e lo stesso è accaduto tra le religioni cattolica, protestante e animista.
Perché quindi non spaziare e far incontrare l'estremo nord e l'estremo sud brasiliano, oppure ancora il Brasile con il centro America, e infine perché non pensare a Bahia - Cuba e all’Africa? Gli ingredienti sono sempre arte, musica, danza e giovani di periferia da coinvolgere in progetti socio-educativi. Oltre la cittadinanza a fare da fulcro.
Nei giorni dello scambio siamo stati ospiti di Casa Melotto, (altro programma di Progetto MondoMlal) per visitare le periferie di Olinda e Recife e incontrare varie realtà.
Oggi più che mai l'Italia e l'Europa devono guardare con umiltà i paesi del Sud del mondo, e fermarsi ad ascoltarli. E’ da essi che verrà la risposta alla crisi mondiale, da quei giovani abituati da sempre alla vita difficile, a sopravvivere con poco, precariamente ma con vitalità, fantasia, e tanta volontà di affrontare il futuro.
Per noi educatori e organizzatori è una gioia vedere una ragazzina di 14 anni che da traino nei passi di danza imparati negli anni con semplicità e spontaneità, solo per il gusto di ballare, per la soddisfazione di mostrare la propria identità culturale, e testimoniare che tutti siamo uguali indipendentemente da razza, religione, classe sociale, istruzione e partito politico.
Questo è il Brasile: mescolare tutto, colori, gusti e musica per fare un arcobaleno di ricchezza umana.
Quando un ragazzo di 22 anni si esprime dicendo che le parole chiave nella sua testa sono “educazione” e “cittadinanza” da esprimere attraverso l’arte, e afferma in pubblico il proprio progetto sociale di aiutare i ragazzi e i bambini di periferia per un futuro migliore, sentiamo che ha vinto la voglia di scommettere sull'altro come individuo.

Loris Campana
ProgettoMondo Mlal Brasile

lunedì 21 novembre 2011

Mozambico. Un anno dopo la rivolta del pane nulla è cambiato

A un anno di distanza dalla “rivolta del pane poche delle cose rivendicate dalla popolazione maputense, nei due giorni di scontri e violenza del settembre scorso, sono state soddisfatte e quasi nulla è cambiato.
La rivolta è scoppiata per l'aumento dei prezzi di prima necessità, come pane, zucchero e riso. Una rapida organizzazione tramite sms ha portato tutti in piazza a manifestare.
Per calmare gli animi il Governo Mozambicano aveva annunciato un sistema di misure per congelare l'aumento dei prezzi. Sarebbe stata una vittoria per chi è sceso in piazza, ma nella pratica poche di queste misure sono state adottate o hanno avuto gli effetti sperati.
Le motivazioni della rivolta di un anno fa sono vive tutt'ora. I prezzi continuano ad aumentare: del 3% nel 2010, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE), anche se un’inchiesta del giornale ha scoperto un significativo aumento del 15- 20%.
A partire dal bene di base per eccellenza: il pane.
All'interno del sistema di misure adottato dal Governo era previsto un sussidio per l'acquisto della farina, per congelare gli aumenti dei costi delle materie prime per la produzione di questo bene. In realtà l'effetto subliminale è stato rispettato: il pane continua ad avere lo stesso prezzo. Ma il peso di ogni unità, stabilito per legge, è diminuito. Questo anche perché manca un organismo di controllo, l'unico esistente risale all'epoca coloniale. Per esempio il pane venduto in una panetteria di Nampula, che dovrebbe pesare 250 gr, supera di poco i 180 gr.
Simile discorso deve essere fatto per il riso, anche il prezzo di questo bene continua a salire. Il Governo aveva deciso di abbassare il prezzo di questo cereale del 7,5%, ma solo per il prodotto di terza qualità che non è mai arrivato al mercato.
Lo zucchero costa più che in Italia, anche se il Mozambico è uno dei primi produttori mondiali e un quarto dello zucchero che arriva in Europa è mozambicano.
Anche i consumi domestici continuano a salire, come la luce e l'acqua. Nel sistema di misure adottato era stato ritirato l'aumento dei prezzi per chi consuma mensilmente fino a 100kWh, e mantenuto uguale il prezzo dell'acqua per i consumatori fino a 5mila litri. Queste misure hanno avuto pochissimo impatto sulla popolazione mozambicana. 100 kWh, come 5mila litri d'acqua, non sono sufficienti per una famiglia tipica, costituita per lo meno da 5 persone, per cui quasi nessuno riesce a rientrare nel “livello di consumo protetto”.
Un intervento parallelo è derivato dalla paura dell'esecutivo in quei giorni di scontri. Il Governo mozambicano ha dovuto fare i conti con una popolazione stanca, una massa critica che protesta in piazza. Per impedire o meglio disciplinare eventi similari in futuro è stata adottata la registrazione delle sim telefoniche con documento e nominative, una nuova limitazione alla libertà di scambio di informazione informale. Basta pensare che il Governo in quei giorni dello scorso settembre si è visto costretto a bloccare la rete di comunicazione telefonica, per paura che la rivolta potesse continuare. Decisione saggia visto che questa si è spenta poco dopo e chi ha protestato è tornato a casa convinto delle buone azioni dell'esecutivo e della fine delle proprie sofferenze.
Concludendo, le misure adottate non hanno in definitiva avuto effetto nella vita dei mozambicani, dei quali il 70% affrontano ancora una situazione di estrema povertà nelle aree suburbane e rurali e con un deficiente accesso ai beni basici.

Sara Laruffa
Casco bianco ProgettoMondo Mlal Mozambico

domenica 20 novembre 2011

Cinema Africano: vincitori e menzioni

È il momento della proclamazione dei vincitori per Revolutions, la 31esima edizione del Festival di Cinema Africano di Verona. Le Giurie, chiamate a esprimersi sui film in concorso, hanno scritto i loro verdetti per tutte le Sezioni.

GIURIA UFFICIALE
PANORAMAFRICA
Migliore Lungometraggio: TOGETHERNESS SUPREME di Nathan Collet, Kenya, 2010.
Il film propone una storia molto potente ambientata in Kenya, ma che probabilmente riflette i problemi dell’intera Africa. Ci immerge nelle vite e nelle emozioni degli abitanti di Kibera così come sono nella realtà. E’ molto ben girato, con un cast eccellente e una storia avvincente e ben raccontata.
Menzione speciale: VOYAGE A’ ALGER di Abdelkrim Bahloul, Algeria, 2010.
Un film che mette in luce il ruolo fondamentale delle donne nella lotta di liberazione dell’Algeria e racconta le loro difficoltà in un Paese che si evolveva in un modo diverso dalle loro speranze.

AFRICA DOC
Migliore Documentario: ITHEMBA di Errol Webber ed Elinor Burkett, Jamaica/Usa, 2010.
Un film che, senza nascondere la dura condizione della disabilità, con la forza del ritmo e della musica trasmette gioia di vivere e – come dice il titolo stesso – speranza. La vita è più forte di qualsiasi handicap. La Giuria si augura che il premio in denaro sia devoluto dalla produzione ai ragazzi protagonisti della storia narrata.
Menzione speciale FORGOTTEN GOLD di Makela L. Pululu, RD Congo/Sud Africa, 2010.
SOBUWKE, A GREAT SOUL di Mickey Madoda Dube, Sud Africa, 2010.
Due film che raccontano storie dimenticate e ci ricordano la necessità della memoria.
AFRICA SHORT
Migliore cortometraggio: GARAGOUZ di Abdenour Zahzah, Algeria, 2011.
Il viaggio di un burattinaio e di suo figlio attraverso l’Algeria rurale di oggi diventa la metafora di un Paese dove la primavera deve ancora arrivare.

PREMIO GIURIA VIAGGIATORI E MIGRANTI
In qualità di Giuria della sezione Viaggiatori e Migranti abbiamo visionato attentamente gli otto film in concorso apprezzandone l’alto valore culturale e qualitativo. Desideriamo, prima di nominare il vincitore, segnalare con una menzione speciale il film Le due storie di Adamà della regista Annamaria Gallone per la sua validità artistica e didattica e per aver rappresentato positivamente l’importanza dell’incontro e dell’accoglienza.
La Giuria ha deciso quindi di assegnare il premio come miglior film della sezione Viaggiatori e Migranti al film Ba ye ka ye dei registi Cleophas Adrien Dioma e Alessandro Ceci. Il film ha colto in maniera vera e profonda le problematiche legate alla situazione esistenziale di coloro che emigrano e ha saputo tracciare un ritratto vivace e caratteristico della realtà culturale e sociale del paese d’origine.

PREMIO SCUOLE è stato assegnato al film di Jeta Amata Black gold.
PREMIO ASAV (Associazione studenti africani Verona) è stato assegnato al film della sezione Viaggiatori e migranti Creating the blackness of Africa di Peter Obehi Ewanfoh.
Usata per spiegare l’esistenza della diversità umana con la quale si confrontavano e si giustificavano il dominio esercitato suoi popoli e la riduzione degli africani in schiavitù, gli Europei sostennero che la specie era suddivisa in tipi naturali di esseri umani definiti razze distinguibili in base all’aspetto fisico. In base a questo pensiero si convinsero che le razze potessero essere classificate secondo una gerarchia; dalla più infima (appunto i negri), alla più elevata (ossia gli europei). Oggi l’etimologia negro è usata in frasi idiomatiche con una varietà di significati metaforici, legati soprattutto alla tratta degli schiavi africani come ad esempio lavorare come un negro, sudare come un negro e via dicendo. Il regista del documentario che la giuria degli studenti africani di Verona ASAV intende premiare affronta l’impatto del disagio sociale che il termine negro ha sulla nostra società. Usando le parole del regista: «il colore della pelle non è in grado di definire l’identità di un individuo».

PREMIO NIGRIZIA
va al film egiziano 18 JOURS in cui si racconta la cosiddetta rivoluzione del 25 gennaio, che ha costretto Hosni Mubarak a dimettersi dopo diciotto giorni di assedio simbolico. Un film quanto mai attuale, che mostra una delle rivoluzioni seguite dal mensile comboniano in quest’ultimo anno.

venerdì 18 novembre 2011

Cinema Africano... verso il sipario

REVOLUTIONS… sta per chiudere il sipario, non prima di aver proclamato i vincitori di questa 31 edizione. I nomi dei film che si aggiudicheranno i premi per le sezioni in concorso verranno svelati durante la serata conclusiva del Festival di Cinema africano, che si terrà sabatoalle 20.30 al cinema Stimate (via Montanari, 1).
Sarà un momento non solo di cinema e premiazioni, ma anche di musica. A salutare l’edizione 2011, presentati da Fortuna Ekutsu Mambulu, giornalista di Afriradio, e dalla giovanissima modella Faith Mudia, ci saranno l’artista congolese Jimmy Kasonga del gruppo gospel Jimka Band e il rapper nigeriano Tommy Kuty.
Dopo la premiazione delle sezioni in concorso, valutate dalla Giuria ufficiale e dedicate a lungometraggi (PanoramAfrica), ai corti (Africa Short), ai documentari (Africa Doc), sarà la volta del premio Viaggiatori e migranti con la giuria del Cartello Nella mia città nessuno è straniero, di quello dell’Associazione studenti africani, della giuria di Nigrizia e del pubblico in sala.
La serata di chiusura si concluderà con la proiezione del film Premio del Pubblico.

A chiudere la giornata di sabato sarà il Voluntaries Festival Party dedicato a tutti e tutte coloro che si sono spesi per questa edizione del Festival e grazie ai quali il Festival può andare avanti. Per salutarsi e congratularsi del successo di quest’anno l’appuntamento è per le 23 a Casa di Ramia (via Mazza, 50).
Ricordiamo che domenica 20 al cinema Stimate verranno proiettati i film vincitori.
Alle 17.30 è prevista la proiezione del miglior cortometraggio e documentario in concorso.
Alle 20.30 sarà la volta del migliore lungometraggio.

giovedì 17 novembre 2011

Valorizzare il volontariato per uscire dalla crisi. Il 3 dicembre la Focsiv premia il nostro Giavarini

Si terrà sabato mattina 3 dicembre, in vista della Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite, la cerimonia di premiazione del volontario FOCSIV 2011.
L’appuntamento, giunto quest’anno alla XVIII edizione, è previsto a Roma presso la Sala degli Arazzi in RAI (viale Mazzini 14) e vedrà la partecipazione del cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
L’evento è realizzato in collaborazione con il Segretariato Sociale Rai e in media partnership con Famiglia Cristiana.
Come spiega Sergio Marelli, Segretario Generale FOCSIV “la premiazione è un’occasione per riflettere sul tema del volontariato internazionale in chiusura dell’Anno europeo del volontariato. Una tappa ulteriore di approfondimento e di un’azione che devono continuare nella direzione di adeguare alle mutate esigenze dei partner del Sud del mondo il servizio reso dalle centinaia di volontari impegnati nei progetti di sviluppo. Tanto più, in un momento in cui, mentre la Commissione europea e gli altri Stati membri investono sul volontariato, c’è forte preoccupazione per il rischio che anche in questo settore ci sia un ulteriore disimpegno dell’Italia”.
“Sappiamo le grandi urgenze che dovrà affrontare il nuovo Governo – continua Marelli -. Tuttavia, auspichiamo che rispondendo a queste urgenze non abbandoni il volontariato riconoscendone il ruolo fondamentale per costruire una cittadinanza attiva e responsabile così come il suo apporto economico: due contributi entrambi necessari anche per uscire dalla crisi”.
Il volontario premiato dalla Federazione si chiama Riccardo Giavarini ed è impegnato con l’Organismo, Socio FOCSIV, ProgettoMondo Mlal, nella città di La Paz in Bolivia. Ha 56 anni e quest’anno ne compirà 35 anni di impegno ininterrotto in America Latina. Dal giorno del suo arrivo in Bolivia nel 1976, a oggi, il tema dei diritti umani è stato sempre il filo conduttore di ogni sua scelta professionale e umana.
Dal 2005 ha promosso la costruzione e seguito di persona l’avvio delle attività del primo Centro rieducativo per minori della Bolivia, Qalauma a Viacha (La Paz), che prevede percorsi di riabilitazione e di formazione per favorire il reintegro dei giovani detenuti nella società e un loro reale percorso di cambiamento e crescita sociale e personale. Il Centro è stato inaugurato il 22 febbraio di quest’anno davanti alle massime autorità del Paese.

Cinema Africano... è già un successo!

REVOLUTIONS… si avvia verso le giornate finali preparando gli ultimi fuochi d’artificio, quelli più spettacolari, la 31esima edizione del Festival di Cinema africano. Ad aprire la giornata di venerdì sarà l’incontro dedicato al secondo tema di questa edizione: Africa Revolutions: primavere arabe e prospettive, evento organizzato in collaborazione con il Cospe e NaturaSì.
Alle 18, nella Sala Africa dei Missionari Comboniani (vicolo Pozzo, 1) si terrà la conferenza Africa Revolutions: primavere arabe e prospettive. A fare il punto su ciò che è accaduto e immaginare quel che potrà accadere saranno Mostafa El Ayoubi, caporedattore della rivista Confronti, Tahar Chikhaoui, critico cinematografico tunisino, Fabio Laurenzi, presidente Cospe e Raffaello Zordan, giornalista di Nigrizia.
Il Festival proseguirà poi nelle sale dei cinema e teatri con le ultime proiezioni prima dei verdetti finali, in programma cinque cortometraggi, un lungometraggio e un documentario. E come sempre, come ogni anno, non poteva mancare la festa di saluto tra gli amici del Festival con musica e cucina africana.
È GIÀ UN SUCCESSO! A meno di una settimana dalla partenza intanto arrivano i primi numeri degli spettatori in sala. Sono state oltre 1800 le persone che hanno scelto di trascorrere le loro serate in compagnia del Cinema africano. Un numero importante che conferma l’interesse dei veronesi (e non solo) verso una cinematografia capace di raccontare un continente sempre più vicino.

I FILM. Ultime proiezioni in programma. Si inizia alle 18.30 al teatro Camploy con tre cortometraggi in concorso: l’ugandese A good Catholic girl, Dina e Precipice. Alle 20.30 poi sarà la volta degli ultimi film in concorso nella sezione Viaggiatori e Migranti: Revolutionary Mind di Sabrina Morena e Nicole Leghista, e Locked in limbo di Alvaro Linciai.
Al cinema Stimate, alle 21, verranno proiettati il corto camerunese La prière e il lungometraggio egiziano 18 DAYS, prima visione nazionale.
Alle 21, al cinema/teatro Santa Teresa, i film in programma saranno il corto Precipite e il documentario Ithemba.

AFROPARTY. A chiudere la giornata di venerdì saranno la musica di Dj Alix Ndembi e la gastronomia africana. La serata, organizzata in collaborazione con la Comunità francofona africana di Verona (Cafv) e il Cospe (campagna “Una terra per tutti”), si terrà alla discoteca Vinile (via Veglia, 4- Borgo Roma). I biglietti (contributo 10 euro con cui si ha diritto al buffet e a una consumazione) si possono acquistare, oltre che presso la discoteca, durante gli eventi e nelle sale cinematografiche.

La Focsiv dà fiducia al nuovo ministro per la cooperazione

Assoluto gradimento per la nomina di Andrea Riccardi a Ministro per la Cooperazione allo sviluppo e all’integrazione. E’ quanto esprime il presidente della FOCSIV Gianfranco Cattai sottolineando l’importanza della creazione di tale dicastero.
Sono almeno tre i motivi per cui accogliamo con fiducia e speranza l’arrivo al nuovo Governo di Riccardi – dice Cattai -: stima per la sua persona, riconoscimento del valore e dei benefici che la sua esperienza maturata come singolo e come comunità di Sant’Egidio potrà portare al Paese, apprezzamento per la qualità della proposta condivisa con il presidente del Consiglio Mario Monti e con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di un dicastero dedicato allo Cooperazione allo sviluppo dei Paesi poveri e all'integrazione”.
Come Organizzazioni non governative, infatti, sottolinea il presidente della FOCSIV “da tempo sperimentiamo come la cooperazione e l’immigrazione siano due facce della stessa medaglia e, pur essendo preoccupati per la penuria di fondi con cui il ministero, per altro senza portafoglio, dovrà confrontarsi, siamo fortemente convinti del ruolo strategico che potrà giocare per riprendere un dialogo finalizzato ad assicurare risposte rispettose di uno sviluppo integrale dei popoli”.

martedì 15 novembre 2011

La rinascita di Haiti passa per Verona. Aperitivo il 16 novembre con Marco Bordignon

La Rinascita di Haiti passa da Verona. Dalle mani che, subito dopo il terribile 12 gennaio del 2010 che ha devastato la piccola isola caraibica con un terremoto indimenticabile, si sono allungate per favorire la ricostruzione del Paese. Ma anche dalla voce di chi, adesso, lavora sul campo per favorire la ricostruzione del paese, e che mercoledì 16 novembre incontrerà i veronesi per un aperitivo di “restituzione” sulle attuali condizioni dell’isola e sui passi in avanti compiuti in questi mesi da ProgettoMondo Mlal.
L’organizzazione non governativa che ha sede a Verona e che da 40 anni è impegnata in programmi di cooperazione allo sviluppo in svariati paesi del Sud del mondo, all’indomani della catastrofe ha avviato il programma “Scuole per la Rinascita”, a sostegno del quale anche privati e associazioni veronesi si sono immediatamente mobilitati con la loro solidarietà.
Per loro, e per tutti i cittadini, ProgettoMondo Mlal ha organizzato l’incontro di mercoledì 16 novembre alle 18 al bar-vineria “Alla Corte” in piazzetta Ottolini 2/a, con la presenza di Marco Bordignon, responsabile del progetto “Scuole per la Rinascita di Haiti”, che racconterà cosa è cambiato e cosa si sta facendo ad Haiti a quasi due anni dal terremoto.
Le sue parole, accompagnate dalle ultime immagini girate poche settimane fa in una delle scuole del progetto, permetteranno di conoscere meglio il Paese caraibico e la caparbietà della sua gente che, nonostante i problemi strutturali evidenti e ancora difficilmente risolvibili, non ha mai smesso di vivere e sognare, riprendendo da subito in mano le redini del proprio presente.
Léogane, a 40 Km ad est di Port au Prince, è una delle città maggiormente colpite dal terremoto del 12 gennaio 2010. Qui, infatti, è andato completamente distrutto il 90% delle strutture scolastiche.
ProgettoMondo Mlal, che opera ad Haiti da 18 anni, è dunque impegnato nel progetto “Scuole per la rinascita di Haiti” che prevede la ricostruzione di un Centro scolastico polivalente e di altre 4 strutture scolastiche antisismiche, con aule per l’insegnamento e locali per la prima accoglienza.
Il programma di attività prevede inoltre un ciclo educativo, strutturato in lezioni pratiche e teoriche, sulla gestione degli orti scolastici per 301 alunni di 8 scuole; la fornitura di frutta e verdura per le mense scolastiche, già sostenute da circa 70 agricoltori coinvolti nel Progetto fin dall’indomani del terremoto con i loro orti familiari.

Cinema Africano. Il sole non ignora alcun villaggio

Continuano le REVOLUTIONS veronesi dentro e fuori le sale dei cinema. Il Festival di Cinema Africano ospita quest’anno un evento a cura di Agsm e Acque Veronesi, in collaborazione con Fratelli dell’uomo – Frères des hommes europe. La serata, che si tiene mercoledì 16 novembre al Teatro Camploy (via Cantarane 32, Verona), dalle 18 alle 20, offre al pubblico la visione del documentario di Silvio Soldini e Giorgio Garini, Il sole non ignora alcun villaggio. Un lavoro, questo dei due registi, in cui si racconta il progetto di Fratelli dell’Uomo per la diffusione del solare fotovoltaico in ambienti rurali del Senegal.
Il documentario di Soldini e Garini mostra il percorso di questa grande e rivoluzionaria iniziativa, dall’arrivo a Dakar all'Atelier Solaire, fino ai villaggi della regione del Kayor, dove è stata raccolta una sfida importante: installare pannelli solari per fornire energia elettrica alla popolazione. Attraverso le immagini di una regia sempre attenta e lontana retorica, è possibile così percorrere un viaggio nell’Africa saheliana, alla scoperta di come il sole possa diventare una risorsa preziosa.

Il progetto Kayer per l’energia solare, realizzato in partenariato tra l'Union des Groupements Paysans de Mekhe (UGPM) e Fratelli dell'Uomo, è stato tra i 30 vincitori del Premio SEED 2010, istituito dal Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite.
«Questo progetto ha due spinte forti – ha confidato Silvio Soldini in una recente intervista al Corriere della Sera –: la prima è affettiva, perché l’ong Fratelli dell’Uomo è stata fondata da mio padre Adolfo nel 1969, l’altra invece riguarda l’adesione, attraverso il mio lavoro, a un intervento utile e concreto per il Senegal».
Dopo la proiezione, in programma per le ore 18, si terrà il dibattito Percorsi di sostenibilità tra nord e sud del mondo, con:

• Stefano Lentati (Fratelli dell’uomo) – Partenariato e progetti sulla sostenibilità: la relazione con un’associazione di contadini del Senegal come modello
• Andrea Foschi (Fratelli dell’uomo) – L’esperienza visiva ed emotiva in un progetto di cooperazione in Africa
• Emanuela Gamberoni (Università di Verona – Dip. Tempo Spazio Immagine Società) – Migrazione internazionale e sviluppo locale in Senegal
• SafietouSakho (Ass. Terra dei Popoli) – Abitare ogni villaggio: donne dal Senegal nella migrazione
• Moderatore: Pablo Sartori, PM – Piccolo Missionario

Dopo il dibattito seguirà una serata di cucina senegalese a Casa di Ramia in via Mazza 50.(per prenotazioni: tel. 045 8032573, fax 045 8032566, casadiramia@comune.verona.it)

Proseguono, ovviamente, anche le proiezioni dei film scelti per questa 31esima edizione. Alle 20.30 al teatro Camploy (via Cantarane 32) continua la sezione Viaggiatori e migranti, con due film italiani: la prima visione nazionale di Creating the blackness of Africa (italiano per produzione, il regista è africano) e della pellicola di Anna Maria Gallone, Le due storie di Adama.
Al cinema Stimate, alle 21, sarà riproposto il corto in prima visione nazionale Dina e il documentario tunisiono-francese dedicato alle rivolte in Tunisia Laïcité, Inch’Allah. Sempre alle 21, ma al cinema/teatro Santa Teresa verranno proiettati il corto burkinabé Les Sabres e il lungometraggio keniano Togheterness supreme.

Selezioni e... iscrizioni, per il Sud del mondo

Scuola di politica internazionale, di cooperazione e sviluppo, per approfondire le tematiche della politica internazionale e della cooperazione allo sviluppo. Mentre oltre un centinaio di giovani di tutta Italia in questi giorni stanno incontrando ProgettoMondo Mlal per i colloqui e le selezioni che porteranno 14 di loro in 5 diversi paesi del Sud del mondo, la Focsiv dà il via all’edizione 2012 della SPICeS, la Scuola di Politica Internazionale - Cooperazione e Sviluppo.
Promossa appunto da FOCSIV - Volontari nel mondo (federazione di cui ProgettoMondo Mlal fa parte) in collaborazione con CARITAS Italiana e con il patrocinio della Pontificia Università Lateranense, la SPICeS è una scuola di approfondimento sulle tematiche della politica internazionale e della cooperazione allo sviluppo che, con la preziosa collaborazione di docenti ed esperti provenienti da Università italiane, Organizzazioni Internazionali e Non Governative, contribuisce a diffondere e rafforzare la cultura della solidarietà internazionale, e una maggiore consapevolezza sul ruolo dell’aiuto allo sviluppo e dell’aiuto umanitario.
Il corso, con durata annuale, è indirizzato a laureati in qualsiasi disciplina, a quanti sono impegnati nel mondo dell’associazionismo, delle Istituzioni, della Scuola, delle ONG e a chi, pur lavorando in altri settori, desidera approfondire i temi legati alla solidarietà internazionale e alla cooperazione allo sviluppo per promuoverli all’interno del proprio ambito professionale.
La 20° edizione della Scuola prevede 180 le ore di lezioni, suddivise in otto moduli da gennaio a giugno. Il percorso di specializzazione è arricchito dal confronto con studenti di nazionalità diversa (circa il 25% degli studenti sono stranieri), da seminari di approfondimento sui temi di maggiore attualità e da STAGE in Italia o all’estero, presso ONG, Associazioni, Ministero Affari Esteri, per periodi da 3 a 6 mesi.
Negli ultimi sette anni oltre 40 studenti sono partiti in stage per i sud del mondo supportando il lavoro delle ONG.
La domanda di ammissione alla Scuola, disponibile insieme al bando sul sito www.focsiv.it, va inviata, insieme alla documentazione richiesta entro il 20 dicembre 2011.

Scarica il bando 2012
Scarica la scheda d'iscrizione