martedì 24 gennaio 2017

Il Papa ai Caschi Bianco: "Siete indispensabili per il bene della società"

«Il vostro apporto è indispensabile per realizzare il bene della società, tenendo conto specialmente dei soggetti più deboli». Sono queste le parole pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’incontro con i giovani del Servizio Civile Nazionale che si è svolto alla fine dello scorso novembre per festeggiare il quindicesimo anniversario dell’istituzione del Servizio Civile in Italia.
Il Papa ha poi esortato ragazzi e ragazzi a «esercitare una funzione critica rispetto all’odierna logica mondana» e le sue parole sono state accolte come un spunto di riflessione e valido punto di partenza anche dalla nostra Annalisa Moretto che sta svolgendo un anno di servizio civile nella sede veronese di ProgettoMondo Mlal.
Racconta Annalisa: “Andare a Roma è stato molto più di un semplice incontro con il Papa. È stata un’occasione di confronto e di forte motivazione personale per noi, ragazze e ragazzi volontari del Servizio Civile Nazionale, credenti, o non credenti. Il Papa è una persona unica, e averlo potuto vedere e ascoltare a un metro di distanza e ascoltare, insieme ad altri tremila ragazze e ragazzi, ha smosso in me un senso di forte responsabilità attiva per il servizio che sto facendo.
Alle 8.30 di quel sabato ero fuori dai cancelli della Sala Nervi, dietro il colonnato di piazza San Pietro dove papa Francesco avrebbe tenuto l’udienza qualche ora dopo. È stata una dolce attesa, allietata dalla compagnia di Elisa, Huda e Chiara, conosciute durante la formazione dei Caschi Bianchi della FOCSIV, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario di cui ProgettoMondo Mlal è socia.
L’appuntamento con il Papa è stato preceduto da incontri informali e testimonianze del giornalista Luca Abete di Striscia la Notizia e del sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Bobba.
Due personaggi che ho scoperto essere diversi per incarichi, ma vicini per esperienza. Entrambi infatti hanno alle spalle un’esperienza importante: il primo come volontario del Servizio Civile Nazionale e il secondo come obiettore di coscienza.
Abete ha esordito svelando che l’anno di servizio civile è stata per lui un’esperienza da cui è cominciata una nuova fase della sua vita, avendo l’occasione di sperimentarsi in prima persona, anche sbagliando. Lo sbaglio quindi lo si può vedere come occasione di crescita personale, e non come un fallimento. Sbagliare è umano, ma insegna molto a tutti noi se si guarda al di là dell’immediato.
Bobba ha poi rimarcato quanto bella e importante sia l’esperienza che abbiamo deciso di intraprendere”.

martedì 3 gennaio 2017

La politica fatta dai bambini

Quando si parla di politica, di disegni legge, di proposte e approvazioni spesso si ha la percezione di non avere preso parte al processo decisionale. Non credo che in Perù questa sensazione sia diversa, anche se in questo primo mese di lavoro al Manthoc (Movimiento de Niños, Niñas y Adolescentes Hijos de Obreros Cristianos) di Lima sono venuta a contatto con una realtà di partecipazione politica infantile che accorcia le distanze con la “cosa pubblica” e favorisce la crescita di nuove generazioni impegnate su questo fronte.
In un primo momento l’accostamento tra partecipazione attiva alla vita politica e mondo infantile mi suonava contrastante, quasi un ossimoro, ma osservando da vicino queste dinamiche, mi sono convinta che tale modo di lavorare sia molto produttivo e stimolante per le nuove generazioni e per l’intera società.
Tra le varie iniziative di cittadinanza attiva, ho potuto assistere alle elezioni del CCONNA, organismo al quale il Manthoc partecipa con grande entusiasmo e serietà.
Ma cos’è il CCONNA? A settembre 2009, nel corso del XX Congresso Panamericano di Bambini e Adolescenti (NNA), si è deciso di costituire un Consiglio Consultivo di Bambini e Adolescenti riconosciuto a livello nazionale, sostenuto dalla legge N° 355-2009-MIMP(Ministerio de la Mujer y de la Población Vulnerables) e dal Plan Nacional de Acción por la Infancia y la Adolescencia PNAIA 2021 Ley N° 30362. 
Questo “giovane” apparato politico è composto da ragazzini tra i 9 e i 16 anni che, in tenera età, danno mostra di cosa significhi fare politica, realizzando a pieno il loro diritto e dovere di presentare progetti concreti allo Stato come programmi, idee, azioni e proposte di legge e di vigilare ed esigere l’adempimento delle politiche sull’infanzia in un sistema di dialogo diretto con le principali autorità del Paese.
Inoltre il CCONNA ha il diritto di essere consultato quando lo Stato prende decisioni in tema di bambini e adolescenti, per questo motivo partecipa a 5 commissioni statali. Così facendo il sistema politico nazionale si apre alle generazioni dei più piccoli investendo sulla loro educazione alla cittadinanza attiva e sulla crescita di una società futura consapevole.
La presenza di gruppi regionali di bambini e adolescenti del CCONNA si sta allargando a macchia d’olio in tutto il Perù, tanto che il Movimento ora è attivo in 17 regioni su un totale di 25. La grande sfida dei prossimi anni è di essere presente in tutto il Paese. Ogni gruppo regionale elegge democraticamente un direttivo che rimane in carica due anni e ha il compito di interfacciarsi con le più alte cariche distrettuali, regionali e statali. Uno degli appuntamenti più importanti del calendario 2016 è stato l’incontro, a settembre, con il neo eletto presidente della Repubblica peruviana Pedro Paolo Kuczynsky in occasione del lancio della campagna contro la violenza sui minori dal titolo “Sin pegar ni humiliar es hora de cambiar” (Senza picchiare né umiliare, è ora di cambiare). 
Il 10 dicembre ho partecipato con il Manthoc alle elezioni dei rappresentanti del CCONNA di Lima Metropolitana, ovvero una porzione di territorio che comprende circa 60 distretti territoriali e un numero di abitanti che raggiunge i 10 milioni. Il Manthoc ha partecipato a questo evento con una decina di delegati regionali tra i 10 e i 15 anni. I circa 60 partecipanti alla giornata erano bambini e adolescenti rappresentanti delle principali Organizzazioni e Associazioni del territorio limeño che, disposti in cerchio, hanno intervallato momenti di gioco con momenti di intenso lavoro.
Con grande senso civico i NNA si sono confrontati su temi forti e attuali che toccano e affliggono il territorio e la società in cui vivono, in particolare hanno individuato e riflettuto sulle principali problematiche che toccano i bambini e adolescenti come le violenze fisiche, sessuali e psicologiche, le gravidanze precoci, i furti in strada, la delinquenza e le difficoltà relazionali tra genitori e figli. Di fronte a queste tematiche hanno discusso, elaborato e presentato delle soluzioni e azioni concrete da attuare in ambito socio-educativo. Al termine di questa prima fase di lavoro si è passati alle elezioni della nuova giunta composta dal presidente, dal vice presidente, dal segretario e dai 12 consiglieri del CCONNA di Lima Metropolitana. A turno i vari candidati si sono presentati e hanno proposto un piano di azione, poi tutti i partecipanti hanno votato i loro rappresentanti dando agli adulti presenti un grande esempio di democrazia, di cittadinanza attiva, di partecipazione politica, di maturità e di rispetto delle opinioni altrui. Al termine della mattinata, tra applausi, sorrisi e tanta soddisfazione, è stato proclamato il nuovo gruppo direttivo che starà in carica per due anni e avrà contatti diretti con i sindaci dei distretti di Lima e con i vari Ministeri del Paese. Xenia, una ragazzina di 12 anni del Manthoc di Rimac (distretto di Lima) è stata eletta come consigliera.

Cristina Porello
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal Perù

lunedì 2 gennaio 2017

Sulla ruta della Tratta

Piura, terra illuminata dal sole, a Nord del Perù, è conosciuta per la parlata cantilenante e affascinante dei suoi abitanti e per le coste, paradisi in terra per i surfisti di tutto il mondo. Ma c’è molto altro, meno luccicante e splendete, che va scavato nelle pieghe di una società difficile e variegata.
La mia prima settimana di lavoro nella Pastoral de Movilidad Humana comincia con un breve viaggio nella città andina per la realizzazione dell’ultimo dei tre talleres nell’ambito del progetto sulla tratta di persone, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana, che la Pastorale promuove con ProgettoMondo Mlal.
Al nostro arrivo in città ci accoglie Carlos, ingegnere e responsabile della Caritas di Piura, che ci racconta dei suoi studi e dei suoi progetti relativi all’approvvigionamento di acqua per le persone e per le attività agricole dei coltivatori locali. Il problema idrico non è però il solo che attanaglia questa regione, zona di frontiera, in cui la tratta di persone e il traffico illecito di migranti sono ulteriori drammi che necessitano di una risposta immediata.
Nei primi mesi del 2016 il Governo peruviano ha rafforzato la legge contro la tratta di persone e il traffico illegale di migranti (Ley No 28950/2008 “Ley contra la Trata de Personas y el Tráfico Ilícito de Migrantes” y Reglamento aprobado mediante Decreto Supremo Nº 007-2008-IN) conferendo a diversi ministeri nuove competenze esplicite e deleghe in materia di lotta contro la tratta di persone.
Tuttavia questo può ritenersi solo il primo passo che ha permesso di imboccare una strada ancora lunga.
I dati dipingono un quadro assolutamente preoccupante: il GSI (Global Slavery Index) ha stimato che su 31 milioni di persone che vivono in Perù, circa 200 mila e 500 persone sono in una condizione schiavitù.
Il Perù si colloca purtroppo al diciottesimo posto sui 167 paesi maggiormente colpiti dal problema della tratta: rappresenta la seconda attività maggiormente lucrativa dopo il traffico di armi. Fa rabbrividire solamente pensare come donne e uomini possano essere vittime di una violenza che svuota la persona, privandola anche della dignità umana. Ecco allora che diventa un dovere farsi cassa di risonanza delle migliaia e migliaia di voci delle vittime di questi traffici. Come sempre sono grida mute di persone che appartengono alla fascia più vulnerabile della società.
Per questo ProgettoMondoMlal ha deciso di appoggiare il progetto “Prevenzione della tratta di persone e del traffico illegale di immigrati in Perù: potenziamento delle reti sociali per la prevenzione e l’assistenza alle vittime, a livello nazionale e nelle zone di frontiera” che, mirando a ridurre la vulnerabilità sociale delle vittime di tratta, e di quelle potenziali, attraverso il rafforzamento dei meccanismi di prevenzione, sensibilizzazione e attenzione sociale, punta a creare una rete che supporti l’azione delle istituzioni.
Il taller a cui ho partecipato a Piura ha visto momenti di formazione sul corretto modus operandi da seguire da chi si trova davanti a un caso di vittima di tratta. Particolare attenzione è stata data alla presentazione e descrizione delle azioni che lo Stato ha messo in campo per far fronte al problema e alla descrizione dell’iter di denuncia quando ci si trova di fronte a tale crimine. Informazione e sensibilizzazione sono fondamentali per maturare una presa di coscienza sociale della popolazione senza cui l’azione governativa risulterebbe insufficiente o quanto meno poco incisiva.
In questa fase ho trovato di estrema efficacia la particolare cura dell’aspetto comunicativo che ha caratterizzato il taller. Ad affiancare l’ottimo lavoro della Pastorale di Mobilità Umana è intervenuta un'esperta comunicatrice della Ong CHS Alternativo, che si occupa prevalentemente della tratta di persone e che ha permesso di rendere fruibili in maniera chiara e puntuale tutte le nozioni e le informazioni, anche le più articolate e complesse.
Attraverso il metodo esperienziale, simulando casi concreti da sottoporre all’analisi del gruppo, i partecipanti hanno potuto confrontarsi e cimentarsi operativamente nella creazione di una modalità di attuazione di una rete diffusa di prevenzione.
La lezione è chiara ma non così scontata: prima di far valere un diritto è necessario rendere consapevoli uomini e donne che certi diritti appartengono loro non perché gentilmente concessi, ma per natura.
Una presa di coscienza umana e sociale imprescindibile senza la quale qualsiasi progetto indirizzato alla cooperazione e allo sviluppo verrebbe vanificato.


Caterina Grottola,
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal Perù